L'uso delle biomasse legnose nei comuni montani
di Valerio Corradi

Legna, pellet e cippato sono importanti risorse per le popolazioni delle aree montane. Un protocollo tra AIEL e UNCEM vuole migliorare la loro gestione


Il 3 dicembre scorso, l’Associazione Italiana Energie Forestali (AIEL) e l’Unione Nazionale Comuni Montani (UNCEM) hanno sottoscritto un accordo che prevede azioni congiunte per la valorizzazione delle biomasse legnose. 
 
I Comuni delle aree montane hanno un ruolo fondamentale nella gestione dell’ecosistema; inoltre, il riscaldamento domestico a biomasse rappresenta una fonte storica, importante e imprescindibile per le zone montane e in particolare per gli oltre 3.000 comuni italiani non metanizzati. 
 
L’accordo intende:
 
1) Promuovere ed attivare programmi di attività congiunte, destinate a: sostenere la crescita economica delle aree montane attraverso la diffusione dell'utilizzo dei prodotti e sottoprodotti agricoli e forestali come fonte di energia rinnovabile, anche mediante la costituzione di forme associative o la promozione di aggregazioni territoriali tra soggetti della filiera agro-energetica; favorire lo sviluppo della valorizzazione energetica delle biomasse forestali nel rispetto della gestione forestale sostenibile e responsabile, come concreta opportunità d'impresa per il sistema economico e sociale delle aree montane; valorizzare le tecnologie di conversione energetica che presentano requisiti di alto rendimento e basse emissioni, alimentate a biomasse di origine agricola e forestale, finalizzate alla produzione di energia termica e cogenerativa nell'ambito delle politiche di sviluppo agricolo e forestale, e della filiera agro-energetica nella sua accezione più ampia; 
 
2) Operare per organizzare e realizzare iniziative, eventualmente in collaborazione con i Comuni montani e Unioni dei Comuni montani, tese a valorizzare: le conoscenze sulle energie rinnovabili di origine agricola e forestale; le acquisizioni tecnico-scientifiche che hanno riflessi sull’economia montana e sulla selvicoltura sostenibile; la certificazione dei biocombustibili solidi; la certificazione dei generatori di calore alimentati a biocombustibili solidi;
 
3) sviluppare attività di coinvolgimento e comunicazione rivolte ai cittadini dedicate al corretto uso di legna, pellet e cippato impiegati per il riscaldamento domestico nell'ottica della salvaguardia della buona qualità dell'aria;
 
4) Realizzare iniziative congiunte presso le istituzioni pubbliche per favorire l'adozione di provvedimenti normativi che diano impulso alle energie rinnovabili di origine agricola e forestale prodotte secondo pratiche, tecnologie, comportamenti ispirati alla sostenibilità, alla valorizzazione dello sviluppo locale e delle risorse del territorio, al rispetto dei diritti delle persone.
 
 
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