Poste rilancia nei piccoli Comuni
di Cesare Fumana

Anche una rappresentanza di amministratori valsabbini a Roma per l’incontro di Poste Italiane per presentare nuovi servizi nei Comuni sotto i 5 mila abitanti


Dopo anni di tagli e chiusure di sportelli nei piccoli Comuni di montagna, Poste Italiane inverte la rotta e promette nuovi servizi e, soprattutto, nessuna ulteriore chiusura.

Per annunciare queste novità Poste Italiane ha chiamato a raccolta a Roma, a fine novembre, 3 mila sindaci di piccoli Comuni di tutta Italia.

Significativa anche la rappresentanza valsabbina, con 4 sindaci e un delegato: all’incontro a Roma nell’auditorium della della «Nuvola» di Fuksas all’Eur, c’erano i primi cittadini: Gianbattista Guerra di Barghe, Fausto Cassetti di Odolo, Nicoletta Flocchini di Mura, Natalino Grandi di Capovalle, Mauro Piccinelli di Treviso Bresciano e un delegato di Paitone.
 
L’amministratore delegato Del Fante ha presentato il “Decalogo di impegni” che Poste si assume in particolare verso i Comuni di piccola dimensione, per recepire le richieste avanzate dai territori e di cui Anci si è fatta portatrice, in particolare quelle relative alla chiusura, spesso non concertata degli uffici postali nei piccoli Comuni.

Ecco i 10 punti presentati a Roma, su cui il prossimo anno ci sarà un confronto per comprenderne lo stato di attuazione:
1. Nessuna chiusura degli uffici postali nei piccoli Comuni;
2. Ufficio centrale dedicato a supporto dei piccoli Comuni;
3. Nuovi Atm con servizi di postamat;
4. Portalettere a domicilio e collaborazione con i tabaccai per farli diventare ‘punti’ Poste;
5. Wi-fi gratuito negli uffici postali dei piccoli Comuni;
6. Servizio di tesoreria per i piccoli Comuni in partnership con Cassa Depositi e Prestiti;
7. Potenziamento dei servizi di videosorveglianza nelle aree limitrofe agli uffici postali e integrate con le altre pubbliche;
8. Abbattimento delle barriere architettoniche;
9. Progetti immobiliari di solidarietà sociale;
10. Rafforzamento del servizio di Poste nei Comuni turistici.

Il tavolo di confronto partirà appunto nel 2019, per dare attuazione a questi punti ed essere luogo di discussione su eventuali altre problematiche territoriali.

Soddisfazione è stata espressa
anche dagli amministratori valsabbini.

«Con queste proposte – commenta il sindaco di Barghe Gianbattista Guerra – Poste Italiane dà attenzione alle istanze dei territori. Penso anche sia nel suo interesse presidiare i piccoli comuni, sia per il servizio postale, sia per il risparmio. In particolare ho apprezzato il fatto che non chiuderanno sportelli, l’impegno a installare nuovi Postamat dove non sono presenti, e anche il servizio di tesoreria per i piccoli comuni, che sarà da valutare quando scadranno le convenzioni in essere, visto che negli ultimi tempi alcune banche non offrono più questo servizio, indispensabile per i Comuni».

L'impegno sulla presenza di Poste Italiane nei piccoli Comuni, annunciato a Roma in 10 punti, ha assicurato Del Fante «è nell'ambito del nostro piano industriale quinquennale. Quello promesso è parte dell'investimento da 500 milioni l'anno» previsto dalla strategia quinquennale.

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