Frozen, l'arrampicata con Florian Riegler
di c.f.
Appuntamento imperdibile per gli appassionati dell’arrampicata e della montagna la serata con il più giovane dei Riegler Brothers questo mercoledì sera a Salò
“L’arrampicata su ghiaccio è il mio modo per esprimermi, dove sono alla ricerca dei miei limiti e alla ricerca di me stesso”. È così che Florian Riegler, alpinista altoatesino, definisce la sua passione sportiva.
Florian è il più giovane dei Riegler Brothers. Con il fratello Martin sono stati protagonisti delle imprese più importanti di arrampicata sul ghiaccio di questi anni.
Florian Riegler sarà ospite a Salò questo mercoledì 12 dicembre, alle 20.30, nella Sala dei Provveditori, per la prima di due serate bresciane (la seconda sarà il 13 a Brescia alla Società Escursionisti Ugolini) intitolata Frozen, nella quale presenterà le sue ultime imprese.
Florian (frutticoltore, nato nel 1982) e suo fratello Martin (architetto, classe 1980) sono conosciuti nel mondo dell’arrampicata come i «Riegler Brothers» e hanno interpretato nel 2010 i fratelli Messner nel film «Messner», in cui scalano con attrezzatura storica le montagne più famose delle Alpi.
La serata Frozen parte dagli inizi dei Riegler Brothers, dei fratelli Martin e Florian Riegler e del loro alpinismo. Seguono dei cortometraggi, spettacolari riprese dall’alto e foto di scalata inedite che documentano le attività del più giovane dei fratelli Riegler. A ruota le prime cascate di ghiacci, la ripetizione di Illuminati considerata all'epoca la via di misto più dura del mondo, e la prima invernale Schachmatt, scacco matto, dove Florian subisce congelamenti gravi. La trilogia Riegler Brothers si conclude con l’apertura e la prima ascensione sullo Zebrù e sull’Ortles.
Frozen racconta in modo coinvolgente la vita, tra le pareti e la normalità, tra pericolo e sicurezza.
Tra gli organizzatori, assieme alla Società Escursionisti Ugolini di Brescia, al Comune, al Cai e alla Biblioteca di Salò, figura anche l’associazione Orage d’étolies, che mantiene viva la memoria di Cosma Casagrande, il giovane alpinista bresciano deceduto sulle Alpi francesi nel 2015.
Da notare che tutto il ricavato delle conferenze sarà devoluto a Medici Senza Frontiere.
