Sospesa l'ordinanza che limita le slot
di Redazione

Il Tar di Brescia ha accolto il ricorso del gestore di una sala giochi e ha sospeso l’ordinanza del sindaco di Roè Volciano che limitava gli orari di funzionamento degli apparecchi per il gioco d’azzardo


Per il Tar di Brescia è «carente di motivazione» il provvedimento emanato dal sindaco di Roè Volciano Maria Katia Vezzola alcuni mesi fa che obbligava lo spegnimento delle slot in alcuni orari della giornata.

Un provvedimento preso in chiave preventiva per evitare casi di gioco d’azzardo patologico, con tutte le conseguenze del caso, anche a carico dei comuni e quindi della collettività.

Il Tar ha quindi sospeso l’ordinanza, accogliendo il ricorso dalla Max Games snc, società che a Roè Volciano gestisce una sala giochi, fino all’udienza di merito prevista per il 14 marzo 2019.

Per i magistrati, nel provvedimento comunale non «è rinvenibile un adeguato e sufficiente riferimento, né a dati evidenzianti situazioni di particolare problematicità per il Comune di Roè Volciano (la spesa di 300 euro pro capite appare piuttosto contenuta rispetto ad altre situazioni rilevate nella stessa provincia e comunque il trend di aumento non è comprovato, attesa la mancata dimostrazione della confrontabilità dei dati utilizzati), che giustifichino l’adozione di una misura incisiva come la riduzione dell’orario di esercizio dell’attività di gioco con new slot machine e Videolottery disposta, né a indicazioni scientifiche relative all’utilità delle scelte per la lotta alla ludopatia».

«Siamo molto dispiaciuti ma ora - ha commentato il sindaco Vezzola - attendiamo la sentenza di merito. Nonostante lo stop voglio continuare la lotta alla ludopatia».
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