Rete da uccellagione, peppole e fringuelli
di Redazione

Altri tre bracconieri nella rete dei controlli messa in atto dagli agenti della Provinciale del Distaccamento di Vestone in quel di Vobarno



Ancora un'operazione mirata
al contenimento del fenomeno del bracconaggio di avifauna messa in atto dagli agenti della Provinciale del Distaccamento di Vestone che nella mattinata di martedì hanno raggiunto a piedi, attraverso tortuosi sentieri, le pendici del monte Forametto in alta Val di Collio di Vobarno.

Gli agenti hanno individuato un capanno nel quale tre lumezzanesi avevano steso una rete da uccellagione oltre ad aver abbattuto 26 esemplari di peppole e fringuelli. Dal sopralluogo è emerso che i tre, di cui un cacciatore, il figlio ed un uomo già plurirecidivo per gli stessi reati commessi, facevano uso di un fonofil detenevano illegalmente 26 richiami vivi: peppole, fringuelli, frosoni, lucherini ed una raro esemplare di organetto.

Mentre i richiami vivi, in quanto atti al volo, sono stati immediatamente liberati, gli uccellini abbattuti, un fucile calibro 20 ed i 12 metri di rete sono stati posti sotto sequestro. I tre valgobbini di 68, 57 e 30 anni dovranno ora rispondere in concorso tra loro della cattura di avifauna protetta, detenzione di specie protette e particolarmente protette, utilizzo di mezzi elettromagnetici vietati, furto ed uccellagione.
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