Bagolino: danni per 12 milioni di euro
di val.

A un mese dall'evento eccezionale che in tutta la Valle Sabbia ha spazzato via centinaia di ettari di foreste e non solo, Bagolino, il Comune più colpito, ha concluso la stima dei danni



Dodici milioni di euro andati in... acqua e vento.
Così a Bagolino, dove una squadra della quale facevano parte un tecnico forestale, un geologo ed il tecnico del Comune, ha concluso le perlustrazione sui luoghi disastrati a fine ottobre.
A Bagolino nei giorni scorsi anche gli esperti ministeriali della Protezione civile, per sincerarsi direttamente in merito all’entità dei danni.

«Sono rimasti impressionati anche loro non hanno certo potuto sminuire la portata del disastro - ci ha detto l’assessore bagosso che si occupa di territorio e di Protezione civile, Paolo Zangarini -. Nel conteggio ci sono il patrimonio boschivo dilaniato dal vento, ma anche ampie porzioni di versanti da consolidare e ripristinare, così come la viabilità in alcuni punti.
Non ci sono, ad esempio, i danni ingenti anche quelli subiti dalla rete elettrica».

In merito all’elettricità, da giorni ormai hanno smesso di essere necessari i generatori a gasolio, mentre sono in corso i lavori lungo la Provinciale per interrare tre chilometri di cavo che porteranno la "15 mila" da Ponte Caffaro a Bagolino, che in futuro potrà evitare di essere tagliato fuori per giorni dall’approvvigionamento energetico.

«Stiamo lavorando per riaprire al più presto il tratto di vecchia 669 che da Prada porta al paese, ancora chiusa, così come la strada che da Cerreto porta a Riccomassimo e poi nella trentina Valle del Chiese, via utilizzata da molti lavoratori e unica alternativa alla Provinciale - aggiunge Zangarini -. Il problema è che non sappiamo quando avremo a disposizione i fondi necessari anche solo per concludere i lavori più urgenti già in atto».

Fra le “rogne” da affrontare
anche uno smottamento che ha riversato quasi 4 mila metri cubi di fango e rocce nell’alveo del Vaia, sul versante che porta al Maniva, a meno di un chilometro dall’immissione nel Caffaro.

«Una situazione preoccupante, sulla quale stiamo già intervenendo, con fondi stanziati dallo Ster, poco meno di 10 mila euro» dice l’assessore.

Se la situazione più pesante la sta subendo Bagolino
, lo stato di emergenza proclamato anche i disastri lombardi ha interessato anche altri Comuni valsabbini.
Fra i più colpiti le due Pertiche e Treviso Bresciano.

Il termine per presentare le schede in base alle quali la Protezione civile farà un elenco delle priorità ed erogherà contributi è però previsto per il prossimo 12 dicembre e al momento si sono fatti avanti cui loro danni anche Agnosine, Anfo, Bione, Casto, Gavardo, Lavenone, Provaglio Valsabbia, Serle e Vobarno.

.in foto: con le ruspe verso Riccomassimo; la frana sul Vaia.


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