L'impresa di Barbara
di Vera Boschini e Sabrina Grassi

Circa due mesi fa si parlava di un quarto posto nel mondiale di ciclismo juniores, raggiunto da una ragazza del nostro Istituto...


Subito incuriosite e prese dalla bella notizia abbiamo deciso di dedicarle un articolo, perchè con forza, grinta e determinazione, ha raggiunto un traguardo impensabile.

Così l’abbiamo intervistata.
Le domande sono state inerenti alla sua passione e alla sua gara. Lei è stata molto disponibile e umile, rivelandosi una bellissima persona con la quale è stato piacevole colloquiare.

Si chiama Barbara Malcotti e frequenta la 5^ Oss.

Vi lasciamo alle domande.

Quando e come è iniziata la tua passione per il ciclismo?

È iniziato tutto un po’ come un obbligo in prima elementare in quanto mio papà essendo tanto appassionato di ciclismo voleva che io lo praticassi a tutti i costi. Nei primi anni avrei voluto smettere, ma quando ho iniziato le prime gare e ho ottenuto i primi bei risultati ho capito che l’obbligo si era trasformato in vera passione.
Grazie a questo sport sono nate bellissime amicizie che durano tuttora, dalle quali ho imparato il vero significato della parola unione.

Per quanto riguarda la tua gara, raccontaci cosa significa prepararsi sia psicologicamente sia fisicamente, quali emozioni hai provato prima e dopo la gara e cosa ti aspettavi da essa?

Per quanto riguarda la preparazione sicuramente ci vuole molta determinazione, impegno e forza di volontà, in quanto bisogna essere costanti negli allenamenti e seguire delle regole ferree sull’alimentazione.

Anche il sacrificio è molto importante, poiché alle volte bisogna rinunciare a delle piccole cose, per esempio ad una semplice serata in discoteca con gli amici che, per una ragazza di 18 anni, non è una cosa scontata.

Quanto alle emozioni, devo dire che sono passata da un’ansia iniziale, che mi ha tenuta sveglia tutta la notte, alla immensa gioia per il risultato finale.
Il mio obiettivo principale era arrivare tra le prime dieci e dare il meglio di me stessa.

Cosa provi quando sali in sella?

Quando attacco il numero sulla schiena mi trasformo e sono tutta un’altra persona.
Da fuori posso sembrare una ragazza timida, mentre appena salgo in sella divento aggressiva (nel senso buono) e do tutta me stessa.

C’è qualcuno in particolare a cui hai dedicato questa gara?

Questo quarto posto lo dedico in primis ai miei genitori, poiché hanno fatto molti sacrifici per farmi seguire quello che é il mio sogno, poi al mio preparatore e alla mia squadra.

Quarta nel mondo! Siamo fieri di avere una valligiana grande come te.
Un grande in bocca al lupo alla nostra campionessa per le sue future gare.

Vera Boschini e Sabrina Grassi 3^ liceo scientifico

181128_barbara_malcotti.jpg