Il maestro che palpeggia le alunne
di red.

Inchiodato alle sue responsabilità dalle telecamere piazzate dai carabinieri, un maestro valsabbino arrestato nei giorni scorsi in una scuola della Valle Sabbia, rimane in carcere



Lo scandalo, scoperto nei giorni scorsi dal Giornale di Brescia, si allarga.
E quella che chi indaga ritiene esser la prova regina degli abusi subiti non da una, ma due bambine, è impressa sul nastro delle telecamere installate a scuola.

Nella classe dell'istituto comprensivo di un paese della Valsabbia, dove nei giorni scorsi un maestro è stato arrestato in flagranza di reato con l'accusa di violenza sessuale.

Su una alunna di otto anni, ma non solo.
Vittima è anche infatti la sorella della bambina.

È quanto emerge da un'inchiesta delicatissima che ha sconvolto un intero paese.
L'uomo, 47 anni, resta in carcere dove è rinchiuso da lunedì scorso in isolamento. Nega ogni accusa, ma la ricostruzione degli inquirenti è stata considerata solida dal giudice per le indagini preliminari.

Il giudice.
«È socialmente pericoloso e potrebbe rifarlo» è la tesi del gip Elena Stefana che ha convalidato l'arresto compiuto dai carabinieri di Salò intervenuti dopo aver visto, in diretta grazie all'occhio elettronico montato a scuola, le attenzioni morbose e i palpeggiamenti che il maestro avrebbe riservato alla piccola alunna.
Le stesse mosse, gli stessi movimenti che la sorellina della vittima aveva raccontato ai genitori di aver subito lei stessa qualche giorno prima.

Dalla richiesta di aiuto della bambina a mamma e papà i militari, interpellati dai genitori delle minori, sono arrivati a scoprire anche gli abusi sulla sorellina.

Due al momento gli episodi contestati all'insegnante dai sostituti procuratori Marzia Al iatis e Maria Cristina Bonomo; la prima aveva aperto l'inchiesta dopo la denuncia dei genitori delle bambine e la seconda ha ordinato l'arresto ad inizio settimana.

L'inchiesta non si ferma e gli inquirenti vogliono ora capire se i fatti sui quali si è fondata l'accusa di abusi sessuali (i palpeggiamenti rientrano infatti in questo reato) siano gli unici commessi dal maestro, residente in Valsabbia, incensurato e impegnato in altre due scuole della provincia. E ora ovviamente sospeso.

Al momento nessun altro genitore si è però presentato ai carabinieri per denunciare situazioni particolari con protagonista l'insegnante colpito da accuse pesantissime.

dal Giornale di Brescia
di Andrea Cittadini

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