Ancora disagi in Valle Sabbia
di val.

In attesa di ripristinare la linea dell'alta tensione a Bagolino, ma non dappertutto, sono in funzione 22 gruppi elettrogeni. E le piante abbattute a migliaia non hanno nessun valore, perchè la luna per il taglio, lunedì scorso, era "cattiva"



Anche la giornata di ieri, col meteo che fortunatamente ha manifestato clemenza, è servita alle provvidenziali squadre della Protezione civile, ai Vigili del fuoco e ai privati volenterosi, per migliorare la situazione nei centri valsabbini ancora coi nervi scoperti a causa dell’ondata ventosa e violenta di lunedì.

Giorni di passione a Bagolino e anche in altri centri della Valle Sabbia, che in alcuni casi si sa già che diventeranno settimane.
Non si contano le abitazioni, soprattutto quelle rurali in montagna, che hanno subito danni alle coperture e i boschi dove la furia della natura ha giocato con alberi secolari come se fossero stuzzicadenti e provocato anche qualche frana.

A quattro giorni dal disastro, sono ancora molte le abitazioni a Bagolino per le quali non è stata ripristinata la rete elettrica, nonostante i 22 gruppi elettrogeni piazzati nella città della montagna valsabbina, uno per “cabina di rifornimento”.
Le case rimaste ancora isolate sono soprattutto quelle di Prada, Cerreto Alto e Basso, dove la linea elettrica secondaria è rimasta sepolta sotto a centinaia di alberi caduti.

Gli operai di Unareti e di Elettrolinee stanno ripristinando i collegamenti stendendo centinaia di capi per la bassa tensione, ma ci vorrà del tempo.
Sempre a Bagolino, ci vorranno diversi giorni anche per ripristinare il passaggio, secondario ma spesso provvidenziale, che dal paese porta a Riccomassimo e poi al Trentino.

La strada sulla quale per chilometri sono caduti alberi uno appresso all’altro è stata liberata, almeno fino al confine con la Provincia autonoma, ma non è ancora sicura: troppi tronchi e ceppaie rischiano da un momento all’altro di rotolare sull’asfalto.

A macchia di leopardo ancora disagi.
A Bione, per esempio, ieri sera ancora mancava l’energia elettrica ad alcune case della frazione Morcherane e a quelle che stanno sulla strada che scende verso Mondarone.
Ad Anfo la furia del vento ha scoperchiato anche le malghe Zeno e Baremone.

E i boschi rasi al suolo? Si potrebbe pensare che l’occasione possa essere ghiotta per le squadre forestali sempre in cerca di legname da abbattere, da utilizzare per costruzioni o da ardere.
Invece no: il caso ha voluto che lunedì scorso, per il taglio degli alberi, la luna fosse “cattiva”.

Legname abbattuto quindi, che vale meno dello sforzo di andare a prenderlo.
In queste condizioni, anche liberare il bosco sarà una spesa.

.foto: il bosco a Cerreto di Bagolino; malga Zeno ad Anfo.


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