Fra Valsabbia e Alto Garda
di Val.

Strade ancora chiuse, energia elettrica a macchia di leopardo, boschi distrutti. Bagolino è stato forse l'epicentro, ma il resto della Valle non sta moto meglio



Bagolino epicentro del tifone che ha investito la Valle Sabbia, ma meglio non se la sono passata da altre parti dove ieri alcune strade ieri sera erano ancora chiuse, come quella fra Mura e il lago di Bongi, causa frana.

Riaperte ieri, grazie al massiccio utilizzo delle motoseghe, di verricelli e trattori, anche la Provaglio-Teglie, la strada dei Dossi sempre a Mura, la Sp 58 fra Capovalle e Molino di Bollone.
Già perché la sfuriata valsabbina ha “scodato” duramente anche in Alto Garda.

A macchia di leopardo permangono ancora diverse criticità riguardo alla fornitura di energia elettrica, con le squadre di Elettrolinee che hanno piazzato due gruppi elettrogeni a gasolio anche a Vestone, uno a Treviso Bresciano, due a Preseglie.

Sistemata anche la linea della “media” a Mura,
mentre a Casto ad avere bisogno di intervento è stato un cavo sotterraneo sotto la Provinciale in prossimità della Raffmetal.

In Alto Garda gli interventi hanno interessato la media tensione a Magasa e a Limone sul Garda, dove per liberare i cavi è stato necessario far intervenire dei rocciatori per liberare la linea da rami e piante.

Ancora critica la situazione a Pertica Alta
dove il vento ha abbattuto migliaia di alberi e dove l’energia elettrica è arrivata solo ieri verso mezzogiorni e non dappertutto, in alcuni casi solo grazie ai generatori.

Mentre a Bagolino ad andare in “tilt” è stata la telefonia mobile, in Pertica ancora ieri era praticamente azzerata quella che porta segnale ai “fissi”.

E oggi piove di nuovo.

.in foto: operai al lavoro sulle linee elettriche dell'Alto Garda; alberi abbattuti in Pineta a Livemmo.


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