L'ANPI merita rispetto
di red.

Botta e risposta fra la sezione Anpi di Vobarno e il presidente della Commissione biblioteca


«L’ANPI merita rispetto. L’Associazione Nazionale Partigiani d ’Italia affonda le sue radici nella Resistenza, nella guerra di liberazione e nell’antifascismo. Nel 1945 è stata eletta ad ente morale».

Così inizia la lettera a firma del direttivo dell’ANPI di Vobarno, inviata venerdì scorso anche al protocollo in municipio a Vobarno.

E così prosegue:
«A Vobarno è attiva dal dopoguerra una Sezione che per numero di iscritti e per le attività svolte è tra le più significative della Provincia.
Dalla fondazione a tutt’oggi si è caratterizzata per la stima che si è conquistata nel paese, nelle istituzioni, nei rapporti con i più giovani e nella scuola.
Grazie alla nostra storia, ai partigiani che ci hanno preceduto e dei quali siamo eredi di idealità e di valori godiamo di un diffuso rispetto, considerazione e simpatia.

Ci sentiamo però in dovere di denunciare una serie di fatti incresciosi di cui si è reso protagonista il Presidente della Commissione Biblioteca del Comune di Vobarno, il quale nel corso di riunioni istituzionali, ha pesantemente offeso la nostra Associazione nella persona del nostro Presidente di Sezione.

In una prima riunione
ha risposto ad alcuni rilievi posti dal nostro rappresentante mandandolo “.. a quel paese..” (i termini usati realmente sono di una volgarità irripetibile).

Successivamente (al termine di un’altra riunione) l’ha calunniato col termine “…fascista…”.
Sentirsi dare del “fascista” è una grande offesa infamante per ogni cittadino democratico, figuriamoci la gravità se rivolta al responsabile di una Associazione Partigiana.

Malgrado le farneticazioni, non degne del ruolo di chi le esprime e già censurate dal Sindaco, continueremo a testimoniare i nostri valori e resteremo fedeli alla nostra storia.

Se da una parte apprezziamo veramente la solidarietà e le attestazioni di stima formulate dal Sindaco di Vobarno, dall’altro riteniamo che questo tipo di comportamento non sia congruo con il ruolo di Presidente di una Commissione che dovrebbe promuovere cultura, pluralismo ed aggregazione».

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Vallesabbianews non poteva esimersi dal sentire anche la persona direttamente tirata in ballo, il presidente della Commissione biblioteca Giovanni Scalora, che così ha risposto alle nostre richieste di chiarimento:

«Sono sorpreso. Non è mai stata mia intenzione offendere l' ANPI anzi ritengo che sia un’associazione che, sono perfettamente d’accordio, merita tutto il mio rispetto.
Sarà mia cura chiarire la cosa in tempi brevi, compatibilmente con i numerosi impegni lavorativi, direttamente con le Sezioni dell' ANPI a livello locale e provinciale e, là ove necessario, a livello nazionale. Perché non esista il minimo dubbio circa il mio reale pensiero, che ritengo falsato dal contesto generale.

La narrazione proposta omette i fatti per come sono accaduti, il 23 gennaio di quest’anno, quando ho risposto ad una provocazione da parte del signor Goffi, per altro davanti a numerosi testimoni.
E più recentemente con lo stesso a tu per tu, per chiarire ogni fraintendimento. Chi mi conosce sa bene che non sono solito andarmene in giro ad insultare la gente.

Ad ogni modo mi riserbo di analizzare meglio
e con calma quanto c’è scritto in questa lettera e valutare se adire alle vie legali per salvaguardare la mia onorabilità da accuse infamanti come queste».

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