Depuratore del Garda a Muscoline? «Un'ipotesi assurda e insostenibile»
di Cesare Fumana

L’ipotesi dell’Aato di realizzare il nuovo depuratore dei paesi gardesani nel comune della Valtenesi per scaricare l’acqua nel Chiese trova da subito contrari l’Amministrazione comunale e gli ambientalisti


L’ultima ipotesi formulata dall’Aato di Brescia per il depuratore del Garda è quella di realizzarlo a Muscoline, in una zona agricola a ridosso del fiume Chiese, dove verrebbe scaricata l’acqua depurata.

«Venerdì scorso - riferisce  il sindaco di Muscoline Davide Comaglio - sono stato convocato con i miei assessori dai vertici dell’Aato. I responsabili mi hanno informato che una delle cinque ipotesi individuate sulla base di uno studio commissionato all’Università di Brescia, prevede la localizzazione del nuovo depuratore in un’area agricola del Comune di Muscoline adiacente al Chiese. Da quanto mi è sembrato di capire - aggiunge - questa soluzione viene considerata tra le più praticabili, e quindi con elevate probabilità di essere la prescelta».

«Abbiamo già espresso la nostra assoluta contrarietà - spiega il sindaco Davide Comaglio, che venerdì scorso era all'Aato insieme al suo vicesindaco e all'assessore all'ambiente -. Troviamo che sia un'ipotesi a dir poco surreale, la più invasiva dal punto di vista paesaggistico e ambientale, a quanto pare portata all'attenzione del Ministero su spinta dei vari enti gardesani frettolosi di spostare il loro problema oltre le colline, senza nessun confronto preventivo con i territori interessati e i molti che ne subiranno le conseguenze».

Comaglio racconta: «Ci hanno mostrato solo due fogli di carta, su cui è indicato un tracciato rosso come il sangue: le tubazioni previste taglieranno come fendenti le colline, salendo da Puegnago verso San Quirico, per passare da Morsone e Longavina sfregiando un territorio di assoluto pregio che porterà contronatura le fognature del lago, con circa 200 metri di dislivello, tra vigneti e uliveti fino a giungere in un pianoro agricolo alle pendici del monte San Martino».

Oggi a Roma è previsto sulla questione un incontro al Ministero dell’ambiente, a cui parteciperanno i delegati di Aato, Regione Lombardia, Acque bresciane, Ags e Ats Garda ambiente. «Ho chiesto che nell’occasione venga riferita la nostra netta contrarietà all’attuazione di un progetto che giudichiamo a dir poco surreale» spiega il sindaco.

«Il territorio del nostro Comune - fa notare Comaglio- è di grande pregio paesaggistico. Grazie all’impegno delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi vent’anni, la tutela ambientale è massima, con vincoli che arrivano a coprire oltre il90%del territorio stesso. Come si può anche solo immaginare di insediare qui un impianto di tali dimensioni?». Perplessità suscita pure il fatto che a poche centinaia di metri da lì entrerà presto in funzione un altro depuratore, destinato a servire le utenze di Gavardo, Vallio e Villanuova.

«E ancora - rincara la dose il sindaco- come potranno avvenire i collegamenti, visto che il sito indicato è oggi privo di adeguata viabilità? Si intende forse costruire una strada? Si è poi tenuto conto che il corso del Chiese, in quel punto, ha carattere torrentizio, e per nove-dieci mesi l’anno pesantemente "salassato" dalle derivazioni per le attività agricole e per la centrale idroelettrica? Vogliamo trasformare il fiume in una fogna?».

Al fianco del sindaco di Muscoline si schiera il comitato Gaia che con il portavoce Filippo Grumi esprime «tutta la mia solidarietà al Sindaco di Muscoline Davide Comaglio che tanto ha fatto per difendere e proteggere il "suo" territorio. Noi abitanti di Gavardo e Prevalle (ma spero non solo) resteremo a guardare?».

E sulla pagina Facebook del comitato Gaia scrive: «Noi non siamo "del Garda". Noi non siamo "della comunità del Garda". Noi non siamo uno dei comuni Soci del Garda Uno. Allora ci chiediamo: visto che il depuratore servirebbe l'alto Garda ed è fortemente voluto dell'on. Maria Stella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, come mai NESSUN comune del Garda vuole il depuratore? Come mai il depuratore tanto bello e funzionante non potrebbe scaricare nel Garda (se fosse acqua pulita e da bere come dicono...) mentre invece DEVE scaricare nel Chiese per forza? Noi diciamo NO a quest'opera che non serve, che è voluta da altri e che comprometterebbe il nostro territorio e il nostro fiume Chiese. Auspichiamo che tutte le forze politiche gavardesi senza distinzione di colore e personalismi si uniscano in questo NO. Noi ci siamo».
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