Acqua pubblica, le ragioni del sì
di Davide Vedovelli

Sala gremita a Gavardo per la prima serata del ciclo di incontri organizzato dal Comitato Referendario per il Sì Acqua Pubblica Valle Sabbia in vista del referendum consultivo del prossimo 18 novembre 


La sala dell'Auditorium “C. Zane” di Gavardo gremita per la prima delle quattro serate organizzate dal Comitato Referendario per il Sì Acqua Pubblica Vallesabbia. A guidare l'incontro Mariano Mazzacani, fondatore e coordinatore del Comitato di Brescia e - in video perché non è potuto essere presente per un impegno improvviso - Don Fabio Corazzina, che ha spiegato l'importanza dell' “oro blu” per gli esseri umani e i motivi per cui la sua gestione deve restare pubblica.
 
Il rischio è che nei prossimi anni i privati monopolizzino questa risorsa indispensabile per la vita ed insostituibile e la rendano accessibile solo a pochi e solo a pagamento.

In alcune regioni francesi, dove l'acqua è gestita dai privati, dai paesi sono scomparse le fontane pubbliche dalle piazze e questa risorsa è reperibile solo a pagamento. Il comitato referendario, in vista del referendum consultivo previsto per il 18 novembre, chiede che i sindaci dei paesi interessati rispettino la volontà dei cittadini.
 
Mariano Mazzacani ha sottolineato come l'ente pubblico sia in grado di gestire autonomamente il servizio idrico e non abbia bisogno di privati che inevitabilmente puntano al profitto. Durante la serata sono stati presentati alcuni dati, tra cui le perdite del sistema idrico, che a Gavardo raggiungono il 50 per cento. Molti gli interventi a fine serata, a dimostrazione di quanto questo tema sia caro ai cittadini e alla popolazione.
 
Ora le serate informative continueranno in altri Comuni. Prossimo appuntamento a Vobarno l'11 ottobre, presso la Biblioteca comunale, sempre con Mariano Mazzacani.
 
 
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