Per una vita Vittorino Tarolli, fratello dell'ex senatore Ivo, aveva insegnato alle elementari di zona e al contempo ricoperto più ruoli all'interno di istituzioni e associazioni. Oggi, però, la malattia che lo affliggeva da circa tre anni se l'è portato via per sempre.  

 

Si è spento in ospedale a Tione, attorniato dai suoi famigliari.

 

Le esequie saranno celebrate domani – venerdì 5 ottobre - alle 14.30 presso la vicina Chiesa Arcipretale di Santa Giustina; ad officiare sarà il reverendo don Vincenzo Lupoli.

 

Vittorino aveva 76 anni e una famiglia composta dalla moglie Elsa, anche lei insegnante a riposo, e da cinque figli, di cui quattro in vita.

 

Un tempo aveva vissuto a Castello e poi, qualche anno dopo il matrimonio, aveva traslocato a Creto, in via Palazzo. Era lì che amava recarsi per approfondire le sue conoscenze e documentarsi per redigere i suoi scritti, attività che lo impegnava al di fuori dei suoi incarichi istituzionali.

Per fare un esempio, una volta, per documentarsi, aveva passato giorni e giorni tra gli archivi della Santa Sede in Vaticano.

 

Tra i suoi scritti, ultimo in ordine di tempo, “Un secolo di storia”, edito dallo stesso Bim del Chiese nel 2015. Il volume racchiude racconti, situazioni e immagini del periodo compreso tra il 1915 e il 2015, lavori idroelettrici compresi (1954) in Val Daone, Cimego e Storo.

 

In passato Tarolli era stato vice presidente e poi subentrato alla presidenza dell'ente Bim del Chiese, quando Vigilio Nicolini era stato eletto in Provincia. 

 

In quegli anni (1984 - 1985) il suo vice era il delegato di Storo Battista Maccani. “Sono stato al suo fianco per circa un anno ed era una persona davvero corretta” sottolinea il ragioniere a riposo. Prima ancora Vittorino aveva fatto parte della giunta a Castel Condino, suo paese d'origine, e poi all'interno della Pro loco e di  consorzi vari, nonché Consigliere comunale e Presidente della Banda di Pieve di Bono e poi nel consiglio della cooperativa.

  

“Per Castello e la Valle l'insegnante Vittorino e il suo operato rimarranno nella nostra storia. Puntuale, a volte sin troppo meticoloso, e sempre molto profondo in quanto diceva e faceva” dice di lui l'attuale sindaco di Castello Stefano Bagozzi. Altra testimonianza arriva da Roberto Bagozzi, referente della locale Associazione dei Fanti: “Vittorino era e rimarrà sempre uno di noi”.