Un aiuto per il restauro dell'organo
di Aldo Pasquazzo
Sono già a buon punto i lavori di sistemazione dell’organo della chiesa arcipretale di San Floriano a Storo e la parrocchia fa appello alla generosità di tutti
Il restauro in corso dell'organo dislocato all'interno della chiesa arcipretale di San Floriano a Storo sarà ultimato tra un mese o poco più, ma a preoccupare sono al momento le coperture finanziarie che l'intervento sta comportando e che, a quanto sembr,a superano l'iniziale preventivo di 72 mila euro.
Per questo, nell’ultima circolare parrocchiale del 30 settembre c'è un inserto che invita la gente a dare un ulteriore aiuto economico utile a far fronte alla spesa, spesa in parte sostenuta da comune, ente Bim del Chiese e vari enti di Storo.
Nel volantino sono spiegate altrettanto bene le disposizioni su come e dove espletare l'offerta, depositando qualcosa nella vicina lanterna, fare un versamento sul conto della parrocchia indicando iban e causale, oppure rivolgendosi allo stesso arciprete don Andrea Fava.
“L'intervento, portato avanti dalla ditta Mascioni da Cuvio nel varesotto, che già aveva messo mano la volta precedente nel 1952, sta proseguendo come previsto e non più tardi di ieri l'altro, lunedì, una prima base revisionata ha già fatto rientro nella chiesa”, riferisce Domenico Giovanelli, l’attuale organista.
Negli ultimi 70-80 anni, su quella tastiera d'organo, dislocata appena al di sotto del pulpito, oltre allo stesso Domenico Giovanelli si erano avvicendati prima fra tutti il compianto Danilo Baratella, nonché altri giovani uomini di chiesa, tra cui Renato Mezzi, il professore Gianfranco Demadonna, Simone Pezzarossi e Francesco Romele.
La sua cassa armonica risale al 1665, ammodernata poi nel 1841 e che vi rimase sino al 1924; dopo di ché la struttura venne sostituita con un usato che suonò sino al 1952, anno in cui il compianto arciprete don Vigilio Flabbi lo sostituì con il nuovo (opera 677 della stessa Mascioni), spendendo allora qualcosa come tre milioni, pari al valore di tre nuove case.
Uno strumento maestoso che ha accompagnato tante celebrazioni che hanno segnato la vita della parrocchia e del paese.
Questo lavoro di restauro conservativo consentirà all’organo di suonare ancora a lungo e di accompagnare momenti lieti e tristi della vita della comunità.
In foto l'organista Domenico Giovanelli alla tastiera dell'organo di San Floriano