Adt avanti tutta
di val.

Gli Amici della Terra Lago d'Idro e Valle Sabbia si sono riuniti in seduta pubblica insieme a Legambiente per fare il punto sulle azioni intraprese e da intraprendere per la salvaguardia del lago valsabbino e del corso d'acqua che gli dà origine



Un esposto per disastro ambientale archiviato dalla Procura di Brescia, ma anche le rassicurazioni del Trentino sulla prossima regola di gestione dei livelli del lago e lo slittamento “sine die” del progetto per la realizzazione della nuova traversa e del nuova galleria.

Insomma, nel corso del 2018, si è mossa fra buone notizie e fatti più spiacevoli l’azione degli “Amici della Terra Lago d’Idro e Valle Sabbia”, che martedì scorso si sono riuniti i seduta pubblica in compagnia degli esponenti di Legambiente per fare il punto della situazione.

Il sodalizio, presieduto da Gianluca Bordiga,
da anni si batte per la salvaguardia del lago d’Idro, estendendo l’operazione a tutto il corso del Fiume Chiese, nella convinzione che debbano essere valutati nella loro complessità tutti gli interessi derivanti dalla gestione del bene acqua, invece che registrare predomini e sottomissioni.

In particolare, gli Amici della Terra (Adt), puntano il dito contro la Regione Lombardia che progetta di realizzare per il Lago d’Idro nuove opere di regolazione, che a loro dire sarebbero ad esclusivo interesse dell’irrigazione di pianura, col risultato di tornare ad escursioni lacustri superiori ai tre metri.

Un progetto per il quale gli Adt hanno fatto un esposto
per disastro ambientale, cassato però dalla Procura perché ancora non ci sarebbe stato nessun reato.
Con loro c’era anche l’avvocato Lorenzo Cinquepalmi, che si è assunto l’onere di fare ricorso.

Fra le “vittorie” rivendicate, la rassicurazione da parte della Provincia Autonoma di Trento, “dominus” del lago insieme a Demanio e Regione Lombardia, che alla scadenza del 2020 la nuova regola di gestione dei livelli non permetterà escursioni superiori al metro e mezzo.

Poi c’è il progetto delle nuove opere,
viziato da alcuni errori tecnici già messi in evidenza, non è ancora pronto.
Adt e Legambiente sperano in ulteriori ritardi. 

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