I furbetti del sacchettino
di red.

Sono 28 in pochi mesi le persone denunciate dalla Locale della Valle Sabbia perché sorprese ad abbandonare rifiuti. Fenomeno in calo


I controlli sono stati intensificati con l’avvio in tutti i paesi della valle Sabbia del sistema di raccolta differenziata porta a porta, vale a dire dai primi mesi di quest’anno.

Non che prima gli episodi di abbandono rifiuti sul territorio fossero inesistenti, perché di sacchetti neri a bordo strada o di mucchietti di spazzatura in discariche improvvisate la Valle Sabbia ne è sempre stata be fornita,  ma per un’accresciuta sensibilità alla tematica.
Sensibilità che va ascritta anche alla popolazione, se è vero che, come assicura il comandante Fabio Vallini della Locale della Valle Sabbia: «Tutto sommato si tratta di episodi poco diffusi».

Trappole fotografiche, telecamere di controllo, analisi dei rifiuti nel tentativo di trovare elementi utili ad individuare i trasgressori, testimonianze… nessun metodo di indagine è stato tralasciato nel tentativo di limitare comunque il fenomeno. 
E alla fine ne sono stati individuati una trentina.

Ma chi sono e cosa dicono quando vengono sorpresi?

«Di solito non se l’aspettano di essere individuati, ad ogni modo ammettono l’errore e crediamo non si ripeteranno più – afferma Vallini -. Per lo più sono persone che non trovando più il cassonetto di libero accesso non sanno come comportarsi, ma abbiamo potuto osservare anche lanci dal finestrino dell’auto all’interno di proprietà private, anche da parte di persone che vengono da fuori valle o che si recano nei paesi vicini per disfarsi dei propri rifiuti. Ad esercitarsi nell’arte del lancio del rifiuto abbiamo sorpreso perfino dei milanesi».

.in foto: una delle numerose foto arrivate in redazione: quello grigio è un sacchetto di rifiuti gettato sui gradini di ingresso ad una casa a Barghe.

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