Lamberto Zauli
di Luca Rota

Immaginate un atleta di quasi un metro e novanta per novanta chili. Immaginatelo mentre si muove in mezzo al campo, tra le linee, con la leggiadria di un mingherlino qualunque, dispensando assist e segnando gol importanti.


Immaginatelo e dategli un nome, un nome ed un cognome da stampare sopra un numero di maglia.

Lamberto Zauli, professione trequartista, arrivato nel calcio che conta un po' in ritardo, ma che tra Vicenza, Bologna e Palermo ha saputo regalare grandi giocate.

Una carriera la sua, legata a doppio filo a Francesco Guidolin, col quale lavorò a Ravenna, Vicenza, Bologna e Palermo.

Zamparini dopo averlo portato al Renzo Barbera lo definì lo "Zidane della serie B", che a dirla così potrebbe sembrare riduttivo, ma già il paragone con Zizou lascerebbe poco spazio alle interpretazioni.

Un gol in semifinale di Coppa delle Coppe contro il Chelsea di Vialli, niente nazionale, tanti assist per le punte con cui ha giocato, e molte presenze tra A e B.

Mezzapunta atipica per fisico e postura, ma dal genio e dalle idee illuminanti. Uno di quelli che al fantacalcio non ti lasciavi mai sfuggire.

Che poi spesso sono i soprannomi ad essere veramente riduttivi. Lamberto Zauli è stato nient'altro che Lamberto Zauli. E questo credo gli sia bastato ampiamente.
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