Inaugurato il monumento agli Alpini
di Aldo Pasquazzo

Tante autorità, tanta gente e tanti alpini ieri alla festa di San Maurizio dove le penne nere di Storo, nel centenario della fine della Grande Guerra, hanno inaugurato il nuovo monumento


Già a metà degli anni 30 Storo
, a ricordo dei propri Caduti, non aveva un monumento ma un semplice capitello. Ebbene, quella struttura votiva in muratura , dislocata nei pressi di quel gruppo di case ad inizio paese ( Canetti, Marchiòr e Albieri) risultava malandata e anziché essere sistemata venne invece demolita a cavallo degli anni 50, quando a gestire gli affari parrocchiali c’era il compianto arciprete don Vigilio Flabbi.

Successivamente le stesse penne nere si erano date da fare e, nel 1958, lapidi e bocce granitiche vennero erette in Piazza Europa.

Ebbene, ieri, dopo ripetuti rinvii
e qualche indecisione sul da farsi, nel giorno patronale di San Maurizio (ricorrenza storica degli alpini storesi dove la gente non è mancata) il capoluogo del fondovalle ha davvero un monumento,stavolta destinato a durare per sempre.

La sua ubicazione è stata localizzata all'altezza del crocivia che dalla scuola media apre a Via Papaleoni.

Una struttura in granito, visibile anche a distanza, progettata dall'ingegnere Mario Mezzi, realizzata da Giorgio Conta su basamento dei Pedretti, che per Storo e la sua gente rappresenta un vanto.

L’inuagurazione di questo monumento, sia per l'opera che per le tante adesioni e rappresentanze, è sicuramente destinata a rimanere negli annali, non solo degli stessi alpini, ma dell'intero paese.

Da una conta sommaria, tra alpini, simpatizzanti e autorità erano almeno in due mila a sfilare.

A qualificare il parterre c’era il presidente della Provincia Ugo Rossi, il consigliere nonché rappresentante di valle Mario Tonina, il delegato nazionale Mauro Bondi, poi il presidente della Comunità Butterini, i sindaci e tante delegazioni con vessilli e gagliardetti.

Il paese si è presentato addobbato di tricolori. Tante le associazioni d'arma e di volontariato presenti: vigili del fuoco e ambulanzieri, carabinieri effettivi e in congedo, nonché la banda cittadina e il coro alpino.

Quindi, tra tanta commozione, è stata la volta del reduce alpino Attilio Canetti (classe 1921, tra l'altro anche decano di Storo) a scoprire il monumento, compito eseguito con assoluta disinvoltura.

A seguire gli interventi delle autorità (Rossi, Tonina, Bondi, il sindaco di Storo Luca Turinelli e il capogruppo di Storo Enzo Giacomolli), la benedizione ed infine la sfilata storica sino alla cappella alpina alle Piane, dove il reverendo arciprete don Andrea Fava e il cappellano militare padre Giorgio Valentini hanno concelebrato una solenne e partecipata santa messa.

La giornata di festa si è poi conclusa presso Storo E20 con l tradizionale pranzo alpino.

Nelle foto, di Lara Bondoni, lo scoprimento del monumento con il reduce alpino Attilio Canetti

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