Imparare a essere cittadini
di Valerio Corradi

E’ in corso la raccolta firma di ANCI per reintrodurre l’Educazione alla cittadinanza a scuola. Tra Valle Sabbia e Garda alcuni Comuni hanno già aderito 


Dal mese di luglio 2018 ha preso avvio la campagna per la raccolta delle firme (min. n. 50mila) a favore della legge d’iniziativa popolare per l’introduzione dell’Educazione alla cittadinanza come materia autonoma (con voto indipendente) nelle scuole di ogni ordine e grado. 
 
L’iniziativa è stata promossa dall’ANCI con l’intento di ripartire dai banchi di scuola per educare a una responsabilità civica attraverso lo studio di una specifica disciplina scolastica. Infatti, negli ultimi anni l’Educazione civica è diventata una materia trasversale che in alcuni casi (pochi) ha consentito di promuovere interessanti progetti, ad esempio sulla legalità, mentre in altri casi (molti) è praticamente scomparsa dai programmi e dall’attività scolastica.
 
A richiedere un ritorno di attenzione al tema del civismo e della cittadinanza sono le stesse comunità locali. Purtroppo oggi si segnalano, nei grandi e nei piccoli centri, gli effetti negativi dovuti alla mancanza di conoscenza dei fondamenti del vivere in società, alla scarsa partecipazione alla vita sociale e politica e alla limitata disponibilità a mettersi in gioco per il bene comune. 
 
Il rischio concreto è che siano soprattutto le giovani generazioni e distanziarsi sempre di più dalla “cosa pubblica”. E’ urgente tornare a insegnare cosa significhi essere cittadini, partendo da uno studio attento dei fondamenti della Costituzione, del funzionamento del sistema politico-istituzionale e dei diritti e dei doveri dei cittadini. 
 
Questo processo non potrà riguardare solo la scuola ma anche le famiglie e la comunità locale. E’ però rilevante che si riconosca, in prima battuta, alla scuola la funzione di contribuire alla formazione della coscienza civica delle nuove generazioni. Al 21 settembre, tra la Valle Sabbia e il Garda, avevano aderito all’iniziativa di ANCI i Comuni di Padenghe sul Garda e di Vobarno.

L’auspicio è che altri Comuni possano sostenere quest’importante raccolta firme e impegnarsi sempre più nell’attivazione di concreti percorsi di cittadinanza attiva.
 
 
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