Instagram, uno strumento sempre più utile: anche per le aziende
di red.

Le regole del marketing sono cambiate


Fino a non troppi anni fa la strada maestra per chi voleva promuovere la propria attività erano le inserzioni a pagamento sui giornali cartacei, gli spot sulle televisioni locali e le care vecchie affissioni.
Un mercato, quest'ultimo, che a differenza degli altri due non ha conosciuto la crisi.
Oggi il ventaglio delle opportunità per chi vuole investire in comunicazione si è allargato notevolmente grazie alla diffusione del web, delle connessioni veloci e flat e degli smartphone.

LE OPPORTUNITA' ON LINE


Le opportunità di comunicazione on line per le aziende sono oggi davvero numerose.
A partire dai quotidiani on line, come quello che ospita questo articolo: strumenti spesso autorevoli che hanno costruito negli anni un rapporto fiduciario con i lettori e che godono nella maggioranza dei casi di rapporti privilegiati con i territori su cui operano.

Le alternative sono note.
Una di queste è senza dubbio Google, il motore di ricerca di Mountain View che detiene la quasi totalità del mercato delle ricerche in Italia: chiunque cerca qualcosa on line passa da qui, ecco perché sono sempre di più quelli che decidono di investire denaro per consulenze con esperti Seo oppure direttamente in inserzioni a pagamento.

L'altra opzione sempre più diffusa
sono ovviamente i social media (impropriamente chiamati social network) che offrono un tipo di vantaggio diverso per chi investe in campagne marketing, grazie all'elevatissimo tasso di profilazione degli utenti e al fatto di operare sulle leve dell'emotività degli utenti.
In questo quadro il re indiscusso del mercato è Facebook. Tutti gli altri (a partire da Twitter) hanno una diffusione e un livello di coinvolgimento degli utenti ben più ridotto.
Oppure hanno target di utilizzatori e funzionalità che li rendono poco appetibili per gli investitori. Ma in questo quadro c'è un'eccezione...

I SOCIAL MEDIA E IL CASO DI INSTAGRAM

L'eccezione vistosa a quella che potremmo chiamare la “regola di Facebook” si chiama Instagram (in realtà non si tratta di un'eccezione perché Instagram è di proprietà di Facebook).
Cosa sia e come funzioni è noto da tempo: si tratta di uno strumento on line in cui le immagini scattate con il cellulare sono predominanti e il resto (piccoli testi a corredo e hashtag) serve soltanto “a corredo”.
Instagram sta diventando un mezzo per fare business sempre più importante, in virtù del numero degli iscritti e della altissima frequenza di utilizzo da parte degli stessi.
Certo è difficile portare gli utenti al proprio sito tramite link, ma quella dei clic non è l'unica via di valorizzazione.

Sono centinaia, infatti, i cosiddetti influencer che in virtù dell'elevato numero di seguaci Instagram vendono alle aziende visibilità sui propri profili sul modello di quanto fa Chiara Ferrari (la differenza sta nella cifra... da pochi euro a centinaia di migliaia per un post).

Ma anche i brand della moda sono sbarcati con prepotenza su questo social, sfruttandone in particolare l'alto gradimento nel pubblico femminile.
E lo stesso vale per tutti i settori che hanno una percentuale di clientela in prevalenza rosa. Wedding planner, negozi di abbigliamento, arredo e suppellettili, gioielli e bigiotteria, estetiste e molti altri stanno ottenendo forti guadagni a livello d'immagine e di resa economica diretta da Instagram.

Insomma: Instagram è un'opportunità importante.
Ovviamente la regola è di porsi degli obiettivi chiari e realizzabili, senza la pretesa di voler fare tutto da soli e di conquistare clienti con poco impegno e senza spesa.


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