Una nuova cappa per l'Ospedale di Gavardo
di Federica Ciampone

L’apparecchio è stato donato al Reparto di Oncologia dall’azienda Valsir Spa di Vestone e dall’Associazione ESA Onlus e servirà a garantire professionalità e sicurezza nella preparazione dei farmaci chemioterapici 


Una cappa di nuova generazione che garantisce un elevato livello nella preparazione dei farmaci chemioterapici fornendo un sostegno concreto ai pazienti oncologici, il tutto in totale sicurezza sia per questi ultimi che per gli operatori che, preparando le infusioni di antiblastici, si trovano a manipolare quotidianamente sostanze potenzialmente tossiche.
 
Il prezioso apparecchio è stato donato al Reparto di Oncologia del Presidio Ospedaliero di Gavardo da Valsir Spa, l’azienda di Silmar Group con sede a Vestone, e dall’Associazione ESA Onlus (Educazione alla Salute Attiva).
 
La cappa, del valore di circa 10.000 €, è in funzione dallo scorso mese di luglio e ha sostituito quella precedentemente in uso. Per installarla sono stati effettuati piccoli lavori edili per la canalizzazione del flusso dell’aria in uscita.
 
Alla conferenza stampa indetta dall’Asst del Garda nel pomeriggio di ieri per ringraziare la famiglia Niboli, proprietaria della Valsir Spa, e l’Associazione ESA Onlus sono intervenuti il Direttore Generale di Asst Garda dott. Peter Assembergs, il Responsabile del Servizio Oncologico dott. Giovanni Migliosi, il Consigliere delegato di Valsir Federica Niboli e il presidente di Esa avv. Nini Ferrari. 
 
Quest’ultima è intervenuta per prima, spiegando la genesi del progetto: “Dopo dieci anni di impegno nelle strutture cittadine, abbiamo pensato di ampliare il nostro raggio d’azione e l’Ospedale di Gavardo ci è parso perfetto, essendo il primo presidio di riferimento per tutta la popolazione della Valle Sabbia. Siamo così divenute il punto d’incontro fra le esigenze del Presidio Ospedaliero e la generosità di imprenditori illuminati come i fratelli Niboli, che ci conoscono bene e hanno creduto nel progetto a loro sottoposto”.
 
“L’acquisizione di una cappa di nuova generazione consolida professionalità e sicurezza nell’allestimento dei farmaci antiblastici, fase importante del processo di cura dei pazienti oncologici – ha commentato il dott. Migliosi. - Nel 2017 il Servizio ha registrato 2154 accessi, un incremento rispetto agli anni scorsi, a conferma del considerevole impegno profuso dall’equipe in un ambito complesso e in costante aumento”.
 
La volontà di essere attori presenti nello sviluppo del territorio e delle comunità e di contribuire a progetti che, come questo, aiuteranno le persone a superare momenti difficili e a guardare avanti con fiducia è ciò che Valsir, a nome di tutto il Gruppo Silmar, si è posta come obiettivo collaborando con ESA a favore dell’Ospedale di Gavardo.
 
L’intervento conclusivo è stato quello del dott. Peter Assembergs, che – dopo aver ringraziato la famiglia Niboli e l’Associazione ESA per l’attenzione da loro dedicata al Presidio Ospedaliero – ha parlato di “una donazione che è ulteriore testimonianza del profondo legame che i professionisti che operano in ospedale, e in particolare in Oncologia, hanno saputo costruire con il territorio ma anche di Valsir, sempre attenta alla Valle Sabbia e alle strutture che ne fanno parte”.
 
Il Direttore Generale di Asst Garda ha poi spiegato ai presenti, concretamente, il funzionamento della cappa: “Si tratta fondamentalmente di un aspiratore: l’operatore intento a preparare il farmaco chemioterapico (che è poi spesso un “cocktail” formato da farmaci diversi a seconda della neoplasia in questione) può agire in sicurezza, poiché le sostanze dannose generate durante il procedimento vengono aspirate dalla cappa”. 
 
Il risultato? Un farmaco puro, privo di scorie e più sicuro per i pazienti. 

Nelle foto:
- da sinistra la famiglia Niboli, il dott. Migliosi, l'avv. Ferrari e il dott. Assembergs
- l'intervento dell'avv. Ferrari, presidente di ESA Onlus
- l'intervento del dott. Migliosi, responsabile del Servizio Oncologico
- la cappa di nuova generazione


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