Apre in anticipo la variante del Caffaro a Pieve di Bono
di Aldo Pasquazzo

Dall’inizio della prossima settimana apre al transito il nuovo viadotto Adanà e la galleria Castel Romano che permetteranno di evitare di attraversare Creto, Strada e i doppi tornanti di Agrone


Galleria, viadotto e rotatorie lungo la statale 237 del Caffaro, tra Cologna di Pieve di Bono e il bivio per Valdaone, sono stati ultimati due mesi prima del previsto.

Dalla fine di agosto 2016 sono trascorsi esattamente 25 mesi e qualche giorno: si è lavorato spediti, spesso con il cantiere aperto 24 ore su 24. In queste ore lungo la nuova arteria stradale si stanno sistemando i cartelli stradale e la segnaletica luminosa.

Lunedì 24 settembre la nuova tratta stradale Castel Romano – Adanà sarà inaugurata e aperta.

L'opera è affiancata da una pista ciclabile in larga parte parallela all’arteria e da un accesso di soccorso ed emergenza (via di fuga) con ingresso e uscita all'altezza della segheria Ghezzi di Creto.

Grazie alla nuova arteria si eviterà di attraversare Creto, Strada e i doppi tornanti di Agrone in modo da guadagnare per coloro che vi transitano una manciata di minuti da e per Tione, per evitare così semafori e attraversamenti pedonali.

Soddisfatto il sindaco di Pieve di Bono e Prezzo Attilio Maestri , per i benefici per l’abitato di Creto. “Direi che l'intervento andava realizzato. Già se ne parlava dagli anni 80 e spesso il traffico era divenuto insopportabile. Comunque - aggiunge il primo cittadino - la soluzione adottata potrebbe alla lunga divenire un’opportunità considerato che l'andirivieni di auto e camion non sempre portava benefici ad esercizi e punti vendita, sia di Creto ma anche alla frazione di Strada”.

Costo effettivo dei lavori 32 milioni di euro, Iva e spese tecniche comprese. Progettazione e direzione lavori affidate a Paolo Nicolussi, della Provincia Autonoma di Trento.

Ad eseguire questa serie di interventi la ditta Pieve & Scarl all'interno della quale ci sono un gruppo di quattro imprese ad iniziare dalla Collini, Misconel, Casarotto Costruzioni e Edil Tione.

“Complessivamente, sommando bretelle, viadotto, rotatorie e svincoli, si tratta di 3 chilometri e 875 metri” dice l'ingegnere Luca Mezzi che nel pool figura tra gli assistenti – ispettori giornalieri. Le rotatorie, scorrevoli e con vasta visuale, saranno in tutto tre: Cologna, deviazione per Por e zona Castel Romano, e quella prima di Lardaro. Il professionista di Storo fa poi presente che la nuova opera comprende la presenza nella galleria, lunga 175 metri, di ventole e aspiratori in grado di prosciugare gas e fumi in tempo reale. Poi una infinità di punti luce e tre piazzole distanziate 450 metri una dall'altra.

Scorrendo l'organigramma direzionale-tecnico, tra direttori, ispettori e responsabili la sicurezza, la sfilza è davvero lunga. Tra questi gli ingegneri Luca Fronza, Giuseppe Oliva, Paolo Campedel, Vittorio Ottelli, Michele Martinelli nonché Luciano Martorano oltre ai geometri Rosanno Sala, Claudio Iori, Mario Moser, Raffaele Baldessarini e Franco Micheli.

In foto:
. imbocco del tunel a Cologna
. la galleria
. viadotto con ciclabile
180919Pieve_diBono_Galleria.jpg 180919Pieve_diBono_Galleria.jpg 180919Pieve_diBono_Galleria.jpg