Arresto cardiaco in forra
di val.

La disgrazia lungo il percorso della Stretta di Luina, nel Parco delle Fucine di Casto. Complesse le operazioni di soccorso ed il recupero



Si è lasciato andare sull’imbragatura ed ha subito perso conoscenza per arresto cardiaco.
A nulla sono valsi i soccorsi, il suo cuore non ha mai ripreso a battere.

E’ morto così Stefano Pintori, 48 anni, di Osio Sopra nella Bergamasca.
Insieme ad alcuni familiari, fra i quali la figlia di soli 9 anni, ieri pomeriggio stava percorrendo la facile via ferrata della Stretta di Luina, fra le più suggestive attrazioni del Parco della Fucine, a Casto.

Sul posto sono intervenuti subito i volontari del Parco, poi gli equipaggi di infermierizzata ed ambulanza da Vestone, l’elicottero del 118 da Brescia.

Nella forra, raggiungibile solo in ferrata, sono entrati anche i vigili del fuoco salodiani e quelli del Saf, oltre agli uomini del Soccorso alpino.
Difficili le operazioni di recupero, avvenute dopo un paio d’ore di strenuo lavoro dei tecnici e con l’utilizzo del verricello da parte dell’eliambulanza.

I fatti per come sono avvenuti sono stati vagliati dai carabinieri valsabbini giunti sul posto da Sabbio Chiese e da Vestone, nell’eventualità che potessero ravvisarsi responsabilità da parte di terze persone.
Nulla di tutto ciò, la salma è stata subito messa a disposizione della famiglia.

Ad attendere inutilmente Stefano al chiosco del Parco, ieri c’erano anche la moglie dell’uomo e l’altra figlia di 13 anni.

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