Tutto è bene quel che finisce bene
di Rosalba Francinelli

Un bell’esempio di amicizia e solidarietà rinsaldata dal legame con la montagna quella che ci giunge dalle Pertiche

 
In una splendida giornata, sul Monte Tegaldine regnava la pace: lassù nel suo mondo fantastico, con la sua vetta che s’innalza e racchiude il suo mistero.

Un grande tesoro
la bellezza della flora e della fauna, e non può nemmeno mancare la vera maestosità e regina della Valle Sabbia: la Corna Blacca.

Quassù, in una cascina in località Po, in un ambiente a contatto con la natura, alloggia per un periodo di pascolo Michele Delrio, un giovane di Paitone.

Michele possiede circa centocinquanta capi di capre adamelline.

Si fa sera, arrivano le 20.30 e il pastore nota che sedici capre non sono rientrate all’ovile.

Preoccupato e in tensione, Michele ha ripercorso il tratto dove era stato al pascolo e le avvista presso un burrone roccioso, verso Palaver.
Con tenacia e coraggio, ha pensato subito di chiedere aiuto e soccorso ai suoi amici di Ono Degno, anch’essi in questo periodo in alpeggio in una malga con le loro mucche.

Michele ha chiamato suo fratello Luca, il padre Luciano, il nipote Marco e la fidanzata Laura. Tutti ben presto si sono messi all’opera. Con loro anche Daniele e Marco Pirlo, di Ono Degno, giunti in prossimità delle capre disperse e già pronti con corde, imbragature e caschetti a calarsi nel dirupo.

Aumentava l’angoscia e cresceva comunque anche la speranza di riportarle in salvo: legandole una per una, sono state calate più in basso, in un punto più comodo per rimetterle in libertà.

Un’impresa ardua e complicata, ma anche altamente rischiosa, durata fino a mezzanotte. Con le dovute abilità e gestendo le forze, tutti quanti hanno contribuito a portare a termine la missione.

Un bell’esempio di amicizia che si mostra nel momento del bisogno, quando per un’emergenza bisogna intervenire al più presto.
La luna, quella sera, da lassù li accompagnava nel loro meticoloso aiuto; nel cielo il volo dell’aquila viaggia sereno e il camoscio con tutti gli altri animali sussurravano pace.

A tutti i ragazzi che si sono impegnati fortemente per riuscire nell’impresa di mettere nuovamente sulla via del ritorno queste capre, un grazie dall’amico Michele, che esprime riconoscenza agli amici di Ono Degno, perché le prove di coraggio si misurano anche da questi valori umani.

Tutto ciò alimenta continuamente e quotidianamente la serenità del vivere in alta montagna, per poter affrontare meglio le avversità che si possono presentare.

Grazie ragazzi!

Rosalba Francinelli
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