San Bernardo 2018
di val.

Agli archivi, non senza novità, anche l’edizione 2018 della grande festa estiva delle Penne nere bionesi


Grande partecipazione sul Piano di Lo per l’incontro annuale delle Penne nere bionesi, impegnate a festeggiare la ricorrenza di San Bernardo.

Come sempre, particolarmente sentita la messa alla chiesetta restaurata dagli alpini sull’omonimo colle, celebrata da don Aurelio alla presenza dei rappresentanti d’arma e di numerosi fedeli.

Per l’occasione il tempio si è arricchito di un ulteriore elemento artistico: la statua del santo ivi venerato, realizzata in terracotta su una base in pietra dall’artista bionese Carlo Ricchini, commissionata dalla famiglia Cavagnini a ricordo del padre Alessandro, l’alpino “Sandrel”, scomparso a giugno dello scorso anno all’età di 100 anni.

Fra gli alpini, in rappresentanza della Monte Suello, ha preso la parola il vicepresidente, nonché direttore dell’omonimo periodico alpino, Paolo Cabra:

«Si sentono rappresentanti dello stesso governo da una parte auspicare il ripristino della Leva obbligatoria, dall’altra definire l’ipotesi come idea romantica – ha affermato Cabra -. Ebbene, considerate pure noi alpini degli inguaribili romantici».

«E se per davvero gli Alpini, senza più la naja, fossero destinati all’estinzione
, facciamo in modo che non venga disperso anche quel patrimonio di valori dei quali da sempre siamo portatori – ha aggiunto -, portando le nostre iniziative nelle scuole e coinvolgendo i giovani, perchè le parole solidarietà, senso del dovere e bene comune, giusto per elencarne alcune, non rimangano lettera morta».

180819_bione_san_bernardo_1.jpg 180819_bione_san_bernardo_1.jpg 180819_bione_san_bernardo_1.jpg 180819_bione_san_bernardo_1.jpg