Aree ecologiche scambiate per discariche
di Aldo Pasquazzo

Persone incivili scaricano i rifiuti fuori dai cassonetti. Ora per far fronte alla situazione si farà uso di telecamere mobili a rotazione nelle diverse piazzole


Da qualche giorno a questa parte le aree ecologiche a Storo sono sorvegliate a rotazione. Nel contempo il corpo di polizia locale sta effettuando controlli a sorpresa.

Il sindaco Luca Turinelli così descrive la situazione: “Una delle sei aree presenti a Storo paese prese maggiormente di mira (altre cinque riguardano due a Darzo altrettante a Lodrone e una a Riccomassimo) è quella dislocata appena al di là del Ponte di Cà Rossa, dove tappetti, materassi, indumenti in disuso, materiale plastico e di cartone (scatole alimentari) abbondano a dismisura.

Qualcosa di meno si riscontra verso quella ubicata all'imbocco di Via Milio (zona Firi & Europan) come pure l'altra nei pressi di casa Maccani & Pasi e angolo Fiorile dove, oltre a stracci e quant'altro, si vedono pure topi se non pantegane e ratti di fogna”.

“Servono più controlli. Nel nostro giardino i ratti sono frequenti proprio a causa di tale indecenza”, avverte una signora oramai sconsolata.

Nei fine settimana la situazione non è poi tanto migliore alla cascata del Gac, dove la presenza del corpo di polizia locale andrebbe sicuramente intensificata. Li c'è gente che spadroneggia e che in determinate ore considera quell'area al pari di una discarica o di un bagno a cielo aperto.

In foto: controlli a Cà Rossa
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