Il percorso Mtb mette in allarme i cacciatori
di Cesare Fumana

Si sono presentati in 60 in municipio a Serle, per lo più cacciatori, preoccupati dalla locandina che indicava l’inaugurazione di un nuovo percorso ciclabile sull'altopiano di Cariadeghe. Le rassicurazioni del sindaco


Hanno preso appuntamento in due e si sono presentati circa una sessantina i cacciatori serlesi davanti al municipio nel pomeriggio di venerdì 3 agosto. Invitati dal sindaco ad entrare a colloquio massimo in una decina, semplicemente per mantenere un numero tale da consentire un sereno dialogo, hanno comunque disatteso le indicazioni del primo cittadino che ha comunque accolto tutti nel proprio ufficio con pazienza e disponibilità.

Tema posto all'attenzione del sindaco da parte per lo più di cacciatori locali, la preoccupazione generata da una locandina apparsa sulle bacheche comunali che annunciava per il 18 agosto l'inaugurazione di un percorso per mountain bike sull'altopiano di Cariadeghe, pensato e realizzato in collaborazione con il Juri Ragnoli Fan club.

«Il comune sta realizzando una pista ciclabile in Cariadeghe senza aver mai avvisato nessuno – è il messaggio fatto circolare su Whatsapp dai cacciatori –. Il fan club di Juri Ragnoli ha contattato le associazioni venatorie perché vuole collaborare e non dividere la cittadinanza. Subito la commissione altopiano si è mossa: non sarebbe neppure legale fare una cosa del genere in Cariadeghe. È l'ennesimo sotterfugio per prendersi Cariadeghe al danno dei veri fruitori sull'altopiano». Seguito con l’invito a presentarsi dal sindaco in municipio per venerdì scorso.

La preoccupazione dei cacciatori è scaturita dall'equivoco di intendere, di fatto, tale percorso, come una vera e propria pista ciclabile istituzionalizzata ad uso esclusivo di biciclette, in sostanza simile ad una pista per motocross in versione Mtb, che avrebbe così comportato l'obbligo di attenersi ad una distanza di 150 metri per esercitare la caccia.

Nell’incontro, il sindaco Paolo Bonvicini ha potuto chiarire la questione. «Nulla di tutto ciò – ha chiarito il primo cittadino nella comunque serena discussione –. Il percorso non è altro che un tracciato che ricalca strade ed ampi sentieri già segnati ed esistenti da tempo, frequentati da escursionisti camminatori e che prevedono il medesimo accesso e le medesime regole in essere oggi».

Il percorso ciclabile è stato condiviso con ristoranti e agriturismi dell’altopiano, che risultano tutti indicati sulla mappa del tracciato e possibili beneficiari dell'operazione, anche qualora intendessero avviare l'attività di noleggio delle biciclette elettriche.

«Come più volte evidenziato – ha ribadito Bonvicini –, l’amministrazione in carica non è contro la caccia, né tantomeno contro i cacciatori, che anzi ritiene essere preziosi eredi di una tradizione plurisecolare e assai radicata a Serle che va mantenuta e preservata. Ritiene però altresì che gli aspetti legati alla fruizione, alla naturalità, allo sport, al turismo non siano da vedersi in contrapposizione o di ostacolo all' esercizio dell'attività venatoria. Tutti questi temi possono e debbono coesistere in una logica non conflittuale ma altresì integrata che possa garantire a pieno lo sviluppo di tutti tali ambiti che insieme possono rappresentare una risorsa anche per il futuro identitario, occupazionale, culturale ed economico del paese».

«Bene comunque interloquire
e discutere quando vi sono dubbi o perplessità – chiosa il sindaco: l’amministrazione è sempre disponibile a tali confronti».

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