Camping Palafitte: i dubbi di Seccamani
di red.

Egr. Direttore, è di questi giorni la notizia che, per ciò che riguarda l’asta pubblica per l’aggiudicazione del campeggio Palafitte, in quel di Anfo, si è ad un punto morto...


La scadenza del bando di aggiudicazione data  il 14 giugno us. ma ad oggi le buste con le offerte pervenute sono tuttora chiuse.
Sembra inoltre che gli attuali amministratori, stiano vagliando la possibilità di annullare l’asta.

L’unica dichiarazione pubblica è del sindaco: “oltre al fatto che la gara è stata poco partecipata, non ci pare corretto far sborsare il canone per il 2018 a stagione ormai finita. Stiamo dunque valutando la possibilità di annullare l’asta”.

Non è mia intenzione entrare nel merito della questione in termini politici.
Però ho qualche perplessità sull’operazione Palafitte. Non sono mai stato esperto di Bilancio, materia assai complessa, e nonostante gli sforzi fatti, non sono riuscito a trovare una postazione ad hoc nel bilancio comunale.
E nemmeno nel Piano alienazioni 2018. Per ciò che ricordo, in veste di amministratore, una simile operazione deve necessariamente avere il via libera del Consiglio comunale.

Se così non fosse, l’Asta pubblica è valida? Potrebbe essere questo il motivo per cui la buste rimangono chiuse? E non la scarsa partecipazione?

Sono pensieri in libertà, e gradirei molto avere delucidazioni in merito da chi conosce la materia meglio di me. In primis dall’amministrazione che spero possa fugare ogni dubbio.
Mi auguro di aver preso un granchio, ma se così non fosse?

Sarei pronto a cospargermi il capo di cenere pubblicamente.

Gianfranco Seccamani
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Pubblico volentieri la sua lettera, Seccamani, nella speranza che lei abbia chiesto delucidazioni in merito ai suoi dubbi a codesta Amministrazione anche in municipio.
Perché il quotidiano non è proprio la sede opportuna per ottenere delle risposte.
Ubaldo Vallini



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