Tra serpi, draghi e mostri vari
di Marisa Viviani

All'attacco del sentiero che conduce all'Eremo di San Gervasio, in località Fól, una sorpresa attende il camminatore che si accinge a intraprendere la salita: una serie di serpenti linguacciuti, draghi strabici, bestie orcute, fauni ghignanti, che solo nominarli potrebbero turbare le sensibilità più delicate 


Posto a guardia del percorso,
l'inquietante bestiario, contrariamente al suo minaccioso aspetto, ha invece la benemerita funzione di tutelare chi cammina, facendo parte dello steccato posto sul margine del sentiero che digrada verso una piccola scarpata (sulla destra di chi sale). Insomma, orchi, draghi e mostriciattoli vari in questo caso ci sono amici, proteggono dalle cadute, inducono a fermarsi a osservare, abbelliscono con la loro bizzarra presenza un tratto di sentiero che sarebbe brullo e incolto senza la mano che li ha posti lì.
 
Già, ma di chi è la mano creativa e disinteressata che ha composto l'insolito steccato, provvedendo alla sicurezza altrui e alla decorazione del luogo? È la mano del signor Paolo, che con felice intuizione coglie nella natura le potenzialità espressive di tronchi, rami, radici trovati nei boschi o nell'alveo dei torrenti, li raccoglie, li intaglia, li colora, li adibisce a parti dello steccato o ad altre decorazioni.
 
Il piccolo artigianato artistico che utilizza per le sue creazioni materie prime prelevate dall'ambiente naturale, legni, pietre, foglie, fiori, ecc., è noto e diffuso; ciò che distingue l'opera del signor Paolo dagli innumerevoli lavori che troviamo esposti nei mercatini di hobbystica, oltre all'originalità, è la sua gratuità. Questo steccato infatti è a disposizione di tutti; la collettività dispone del suo uso, beneficia della sicurezza e dell'abbellimento che deriva dalla sua presenza sul sentiero.
 
Nel mare infinito dei bisogni delle nostre comunità, quest'opera è forse soltanto una goccia, che riveste però un bel significato, quello di rispetto per l'ambiente in cui si vive e attenzione anche agli altri; chissà che non sia di stimolo per altre emulazioni: con tante gocce, forse non si riempirà il mare, ma un piccolo lago sì: e oggi l'acqua è un bene preziosissimo.
 
Perciò grazie al signor Paolo per il suo lavoro e per il suo esempio; con l'invito a tutti di fare una passeggiata per ammirare i mostri benevoli che proteggono il nostro cammino. 
 
Nelle foto, di Luciano Saia, le fantastiche sculture del signor Paolo
 
 
 
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