Dalla Rocca alla Variante di Lavenone
di val.

Molti i temi toccati dagli amministratori valligiani in occasione della visita valsabbina da parte dell'assessore regionale. Obiettivo: velocizzare opere tanto attese



«La Rocca d’Anfo è una splendida realtà e noi abbiamo il dovere storico di recuperarla, perchè è una importante vetrina per il rilancio in chiave turistica della Valle Sabbia. Una struttura dalle grandi potenzialità che è in grado di attirare anche turisti da oltre confine».

Come sempre, la visita in rocca lascia il segno
e anche l’assessore regionale Pietro Foroni è rimasto stregato dalla maestosità della struttura.
Un riconoscimento, da parte sua, che non rimarrà lettera morta: «La Regione ha investito tanto per rendere visitabile la struttura e continuerà a farlo – ha detto -. Per il 2018 sono stati stanziati 400 mila euro ed altrettanti arriveranno nel 2019».

Una visita, quella dell’assessore regionale in Valle Sabbia, che, per dirla con le parole del presidente comunitario Giovanmaria Flocchini «E’ un segno di attenzione e ci permetterà, speriamo, di velocizzare alcuni passaggi che ancora servono per porre mano ad opere importanti».

Il riferimento è agli eventi calamitosi dello scorso 12 giugno,
che hanno colpito in particolar medo alcuni centri della media valle che attendono alcune opere di sistemazione, soprattutto idrauliche.

Ma ci sono anche
la ciclabile del lago progettata per ricongiungersi a quella del Trentino e ci sono importanti progetti legati alla viabilità.

Fra questi in primo piano un nuovo attraversamento del lago per accedere alle frazioni di sponda sinistra dell’Eridio e la “Variante di Lavenone”.

Per quest’ultima opera Flocchini, seppur a fatica, si sbilancia: «Giusto questa settimana si discute in Regione fi valutazione di impatto ambientale. Siamo legati a tempi tecnici che non possiamo governare, ma fatti salvi quelli, non mi sembra impossibile che il progetto esecutivo possa essere pronto per la prossima primavera e che per l’estate 2019 si possano vedere le prime ruspe al lavoro. Staremo a vedere».

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