Bione summer school
di val.

Promossa dall’associazione culturale Biùcultura, patrocinata dall’Amministrazione comunale, ecco che a Bione sta avendo luogo una “Summer School” di archeologia partecipata


Coinvolge un gruppo di studenti di Archeologia Medievale dell’Università di Padova e a coordinarli c’è il professor Gian Pietro Brogiolo, noto studioso che ha già condotto progetti di questo tipo sul territorio bresciano: a Vobarno, a Toscolano Maderno e a Vallio Terme.

Fra gli obiettivi la ricostruzione di un quadro di insieme dell’organizzazione sociale e produttiva del passato, esaminandone gli esiti positivi e le criticità, perché possano tornare ad essere patrimonio condiviso e risorsa, anche in prospettiva di una sua trasformazione in chiave economica, a partire da quella legata al turismo.

Insomma questo sarebbe l’assunto
: se Bione ha certe peculiarità e si è sviluppato nei secoli in un certo modo, ci sono dei motivi di carattere paesaggistico, antropologico e sociale che vanno riportati alla luce, per evitare che la trasformazione futura del paese e del suo territorio possano andare pesantemente “fuori rotta”.

Lucia Durjava di Brescia, la padovana Eleonora Berto ed il veronese Cristian Fasoli, questi gli studiosi guidati dal prof. Brogiolo, che hanno già effettuato dei sopralluoghi invernali ed ora hanno avuto una settimana di tempo per ricostruire le architetture storiche, la memoria locale e per indagare sul paesaggio.

Per farlo si sono avvalsi della documentazione ancora presente negli archivi, dal catasto napoleonico fino ai più moderni rilievi fotogrammetrici, passando per le interviste ad alcuni bionesi che volentieri hanno dato la loro disponibilità a raccontare e ad accompagnare gli esperti sul territorio.

Serviranno poi alcuni mesi perché i dati raccolti possano finire in una banca dati informatizzata e in una relazione a disposizione degli enti e delle istituzioni interessate, perché possano trovare idirizzo e sostegno nell’elaborare strategie di sviluppo maggiormente sostenibili.

La summer school è a costo zero, col Comune che sostiene la logistica, gli esperti che lavorano gratuitamente e sono ospitati in una struttura parrocchiale.

Lo studio fa parte di una più ampia progettazione messa in campo da Biuculura in collaborazione con l’archeologo Marco Baioni che è direttore e conservatore del Museo di Gavardo, per indagare Bione e il suo territorio.

Grazie ad un finanziamento Cariplo e della Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, infatti, col sostegno fondamentale del Gruppo Grotte di Gavardo, c’è l’intenzione di aprire già dal prossimo autunno uno scavo archeologico in cerca di reperti di epoca romana e di finanziare la datazione al carbonio di alcuni interessanti oggetti tornati alla luce nello scavo della Corna Nibbia.

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