Auto contro moto a Lavenone
di val.

Ad avere la peggio la coppia sulla moto, una Guzzi: sbalzati di sella sono volati per diversi metri. Per soccorrerli l'eliambulanza ha fatto la spola due volte fra la valle e gli ospedali della città



L’incidente è avvenuto poco prima delle 15 di oggi lungo il rettifilo che scorre davanti alla Frascio. Gravi i due motociclisti che sono finiti contro un’auto.
L’esatta dinamica è al vaglio degli agenti della Locale della Valle Sabbia, intervenuti sul posto con una pattuglia per i rilievi.

Secondo una prima ricostruzione, i due in sella ad una Moto Guzzi V11 stavano risalendo la valle, quando all’altezza dello stabilimento della Frascio, sono andati a sbattere contro un’autovettura Skoda che stava uscendo proprio dal cortile dell’azienda e girava in direzione di Vestone.

In seguito all’urto, piuttosto violento, la motocicletta è stata sbalzata nel prato sulla sinistra, a monte della strada, mentre i due motociclisti sono rotolati più avari di qualche decina di metri, fermandosi lui più vicino e lei che era passeggera più lontano, nella cunetta che affianca la strada.

I primi ad accorrere si sono accorti subito della gravità delle ferite riportate di due, che sono stati soccorsi dagli equipaggi di eliambulanza ed infermierizzata, oltre che dal volontari dell’ambulanza di Ponte Caffaro.

Entrambi sono stati poi trasferiti in ambulanza fino al prato nel quale era atterrato l’elicottero. Lui, un 53enne di Brescia, è volato per primo al Civile, lei che ha 57 anni ed è di un paese in provincia di Cremona, con un viaggio successivo dell’elicottero alla Poliambulanza.

Entrambi sono piuttosto gravi e sono stati ricoverati con codice rosso, anche se non dovrebbero essere in pericolo di vita.

«Ho guardato per bene e non ho visto arrivare nessuno, in un attimo mi sono arrivati addosso. Dovevano essere velocissimi, ha dichiarato l’uomo alla guida della Skoda, residente a Lavenone».

Il motociclista che seguiva la coppia ha invece dichiarato che stavano viaggiando a velocità ridotta.

La 237 del Caffaro è rimasta chiusa per poco più di un'ora in entrambi i sensi di marcia.

In coda anche un sedicente "senatore" che pretenedeva di essere scortato dai vigili oltre l'ostacolo.
Non era però fornito di auto blu: con quella ed il regolamentare lampeggiante avrebbe potuto passare.
E' rimasto in attesa che la strada venisse sbloccata, come tutti gli altri.


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