In costruzione la Mappa di Comunità
di val.

Più di 500 questionari raccolti in meno di due mesi, altri che ancora verranno distribuiti, raccolti e tabulati: coi valsabbini alla ricerca dell'identità di Valle, perchè possa essere meglio riconosciuta anche da chi viene da fuori



Obiettivo: realizzare anche in Valle Sabbia una “Mappa della Comunità”, capace di dare indicazioni precise sull’identità valsabbina e dei valsabbini, mettendo insieme le peculiarità naturalistiche e paesaggistiche, le tradizioni, i “saperi”, le leggende e le testimonianze artistiche.

Non tanto e non solo i “luoghi del cuore” quindi, piuttosto “il cuore del luogo”, inteso questo luogo come la Valle Sabbia.
Si tratta insomma di individuare ciò che rende unico un territorio come la Valle solcata dal Chiese, nello spirito delle “valli resilienti”, cioè rendendone coscienti i valsabbini stessi prima ancora che i possibili turisti o visitatori.

E’ già stato fatto altrove, in Valle Sabbia c’è l’attenzione aggiuntiva di mettere a stretto contatto l’arte con i luoghi in cui si esprime la presenza dell’uomo.

Le prime indicazioni, sfogliato il primo mezzo migliaio di questionari, mettono sull’ideale podio i capisaldi militari, ovvero le rocche, con quella d’Anfo in pole position e quelle di Sabbio Chiese e Nozza a seguire nell’ordine.

Ma nel cuore di valsabbini ci sono anche il Forte di Valledrane, le Fucine di Casto, Bagolino col suo centro e le sue chiese, il Santuario della Madonna del Visello ed un elenco nutrito di strutture, località, luoghi, leggende, espressioni culturali ed artistiche variamente “gettonati”.

I risultati di questo progetto, attivato nell’ambito delle attività del Sistema museale di Valle Sabbia in relazione al più vasto programma di “AttivAree” finanziato da Cariplo, non finiranno solo sulla carta o in qualche sito Web.

Fra le attività, infatti, c’è la realizzazione di un’installazione creativa a cui il gruppo di lavoro coordinato da Michela Valotti, che per conto di Comunità montana coordina anche il Sistema museale della valle Sabbia, sta già lavorando, col fondamentale contributo dell’artista gavardese Gabriella Goffi.

Quando sarà pronta, l’opera verrà digitalizzata, l’idea però è che possa trovare adeguata collocazione nello spazio pubblico che presto prenderà il posto dell’ex Cse a Barghe, anche questo grazie ai fondi Cariplo di “AttivAree” in quella struttura che un tempo è stata una centrale elettrica e che oggi già ospita un centro prelievi dell’Avis.

Chi volesse contribuire alla ricerca, può trovare il questionario in una delle biblioteche, oppure nel sito del Sistema museale di Valle Sabbia.

.in foto: 1 e 2 una prima bozza della Mappa; 4 e 4 anche i disegni dei bimbi sulle leggende valsabbine fra le opere valorizzate dalla Mappa.


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