«A piedi» per ridefinire la propria esistenza
di Redazione

Un cammino e un’esperienza di viaggio di gruppo come strumenti di riabilitazione e integrazione sociale quelli proposti dalla coop. Area in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia della Cattolica per 10 ragazzi che hanno avuto problemi con la giustizia


«A piedi. Percorsi educativi» è il titolo di un un evento e, al contempo, un progetto pedagogico formativo sperimentale rivolto a giovani e adolescenti bisognosi di un’esperienza educativa funzionale alla comprensione, all’elaborazione, e alla (ri)definizione della propria traiettoria esistenziale.

A proporlo è la cooperativa sociale valsabbina Area, in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia.

Obiettivo del progetto è quello di utilizzare il cammino e l’esperienza del viaggio di gruppo come strumenti di riabilitazione e integrazione sociale.

Accompagnanti da un’equipe multidisciplinare composta da Nicola Maccioni, educatore/guida e Presidente di Area, Luca Bonini, psicoterapeuta e Direttore dei consultori familiari di Area, e dal prof. Giancarlo Tamanza, Direttore del Laboratorio di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, un gruppo di 10 ragazzi effettuerà un cammino – geografico e personale – lungo le sponde del Lago di Garda.

La partenza è prevista per lunedì 2 luglio da Manerba del Garda, saranno percorsi 135 km (circa) in 7 giorni.

I ragazzi aderenti a questa prima edizione del progetto sono stati selezionati e segnalati dall’Ufficio di Servizio Sociali per i Minorenni (USSM) del Tribunale dei Minorenni di Brescia.

Si tratta di 10 adolescenti di sesso maschile, di età compresa tra i 17 e i 18 anni e diverse nazionalità, che in passato hanno commesso reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, o relativi al patrimonio (furto e rapine). Non vi sono autori di reati a danno di persone fisiche o reati di crudeltà.

Al termine del “viaggio” sono previsti 3 incontri con l’equipe multidisciplinare, in cui i ragazzi potranno rileggere, analizzare e valutare le fasi dell’esperienza fatta.

Inoltre, a tutti verrà chiesto di raccontare il proprio “cammino” attraverso una video-intervista che, unitamente alle fotografie e ai video registrati durante il percorso, confluiranno in un documentario sul progetto realizzato da 4 studenti di regia della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano.  La narrazione avverrà su due livelli, oltre alle telecamere della troupe, ogni ragazzo avrà a disposizione una action-cam per documentare il viaggio attraverso un video-diario dalla propria prospettiva.

Tutti i partecipanti hanno aderito volontariamente all’iniziativa. Il progetto è co-finanziato con il contributo di Fondazione della Comunità Bresciana Onlus.

In foto, da sinistra: Luca Bonini, Nicola Maccioni, Giancarlo Tamanza e Nicola Quinzani

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