Al forte Larino la «Giornata del disertore»
di Redazione

Torna sabato prossimo al forte Larino a Lardaro l’evento organizzato dall’associazione Doc (Direzione ostinata e contraria) per commemorare in forma alternativa e senza retorica il primo conflitto mondiale


L'associazione Doc (Direzione ostinata e contraria) ti invita alla quarta edizione della Giornata del disertore sabato 16 giugno 2018 al forte Larino a Lardaro.

L'evento nato e pensato nel 2015
, centesimo anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia nel primo conflitto mondiale, ha da sempre voluto essere un'alternativa alle commemorazioni ufficiali e alla retorica del sacrificio, tipo quella del fante contadino, portando riflessioni sull'assurdità della guerra e della cieca obbedienza.

Questo percorso in questi anni
si è evoluto e ampliato, grazie alla partecipazione di tanti attivisti che da tutta Italia hanno portato gratuitamente il loro contributo di esperienze, di sapere e di lotta. Le relazioni hanno sempre avuto uno sguardo al passato e al ricordo di chi si è opposto alla guerra ma anche al presente, alle esperienze di chi oggi, con dei continui conflitti non conclamati e senza la leva obbligatoria, si oppone all'industria della guerra e quindi della morte, di chi ancora pone la libertà e il rispetto del prossimo come valori fondamentali dell'uomo.

Sarà una giornata piena di eventi e di attività che parte alle 10.00 mattina con la camminata guidata, in compagnia dell'Ape Brescia, dal forte Larino al forte Corno, camminata arricchita da qualche sorpresa rispetto allo scorso anno.

Per il pranzo ci si potrà rivolgere al servizio bar e nel pomeriggio ci sarà la possibilità di visitare il forte Larino, all'esterno del forte sarà possibile vedere una piccola esposizione artistica e dalle 14.00 torneo di bocce.

Alle 15.00 si alterneranno le 3 relazioni previste. Anche quest'anno cade un anniversario ed è proprio quello della fine del primo conflitto. Il primo intervento avrà come tema "il disfattismo al tempo delle trincee", ossia del valore e dell'esempio di chi ha sabotato, si è opposto agli ordini e si è rifiutato di impugnare le armi e di uccidere pagando a caro prezzo le proprie decisioni.

Seguirà la seconda relazione a cura del collettivo Rompere le righe dal titolo "l'antimilitarismo al tempo dei soldati di professione".

Il terzo intervento sarà curato del geologo Francesco Aucone attivista del comitato che si oppone all'ennesima inutile grande opera, il gasdotto adriatico snam tap, che ci parlerà della loro esperienza e che ci porterà esempi concreta di resistenza civile e quindi in un certo senso di diserzione a delle imposizioni.

Con questi interventi vogliamo parlare delle differenze esistenti tra chi parla di interessi supremi, di patria nazionale, o si barrica dietro a un concetto di patria definita con delle linee immaginarie tracciate su una mappa e ha bisogno di cercare un nemico esterno da additare per rinvigorire la perenne minaccia del diverso, e di chi cerca nella comunità in continuo cambiamento di affrontare le difficoltà della realtà da sempre in continua evoluzione.

La chiusura e la staticità dei primi crediamo sia un'idea vuota e portatrice di sopraffazione e morte, l'altra romanticamente la vogliamo pensare come una pianta di noce che cresce piano e con perseveranza mettendo radici fino a diventare madre di nuova vita.

C'è un filo, una connessione che lega gli episodi di disobbedienza nelle trincee alla disobbedienza civile dei comitati di difesa del nostro territorio e con un po' di retorica e di provocazione oggi dobbiamo chiederci chi davvero sta difendendo il "patrio" suolo.

Al termine delle relazioni si alterneranno sul palco 3 gruppi: i SenzaResa, gli Otomono fc e i Giovani al doppio gin, gruppi indipendenti a km0.

Per tutto il giorno sarà attivo uno spazio con materiale informativo e il servizio bar con panini con la salamina o vege e per concludere la giornata cena con pastasciuttata ad offerta libera.

Non mancare!
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