Progetto Autoplast, ponte tra innovazione e sostenibilità
di red.

Economia Circolare e sostenibilità al centro di un progetto europeo dall’anima tutta bresciana



Quest’oggi, presso la sede di Valsir Expo, ex cotonificio di Roè Volciano, si terrà la conferenza finale del progetto europeo avviato a Giugno 2014 “AUTOPLAST: Un esempio di economia circolare Made in Brescia” che ha visto la partecipazione di tre importanti realtà del territorio Bresciano.

L’obiettivo del progetto
LIFE13 ENV/IT/000559 AUTOPLAST-LIFE cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma LIFE+ è il recupero di materiale plastico proveniente dal settore Automotive altrimenti destinato allo smaltimento in discarica o all’inceneritore.
Il tutto adottando un processo produttivo innovativo che permette da una parte di migliorare la qualità del prodotto finito riciclato grazie all’utilizzo di fondi di caffè, e dall’altro l’implementazione di un sistema di micro-raccolta sostenibile sul territorio orientato al recupero di parte del materiale.

La capofila del progetto è Valsir S.p.A, azienda appartenente alla holding Silmar Group che opera da oltre 30 anni nel settore idrotermosanitario.
L’azienda valsabbina si è occupata della progettazione e realizzazione della nuova e innovativa linea di recycling.

Partner del progetto
sono la cooperativa sociale CAUTO che nasce per coniugare l’inclusione sociale al rispetto dell’ambiente e CSMT (centro servizi multisettoriale e tecnologico) che fornisce servizi di consulenza alle imprese fondendo il know-how aziendale a quello accademico.

La prima si è impegnata nella realizzazione della rete di micro-raccolta di materiale plastico presso le carrozzerie della provincia di Brescia mentre la seconda, insieme all’azienda 2B srl, si è occupata della valutazione dell’impatto ambientale dell’intero progetto rispetto ad una serie di scenari alternativi.

Valore trasversale al processo, oltre alla sostenibilità ambientale e all’innovazione, anche la sostenibilità sociale che si è concretizzata nel coinvolgimento di persone con gravi fragilità all’interno del sistema di micro-raccolta. 
La valutazione dell’impatto ambientale (LCA) e dei costi (LCC) lungo l’intero ciclo di vita dello scenario AUTOPLAST, confrontato con quello che prevede il conferimento di paraurti e serbatoi in discarica o all’inceneritore, ha mostrato importanti benefici, dimostrando così la piena sostenibilità e replicabilità di questa alleanza tutta bresciana.

Per approfondimenti si rimanda al sito del progetto: www.progettoautoplast.eu

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