Polveri sottili oltre i limiti
di Federica Ciampone

È quanto si evince dai risultati della campagna di monitoraggio sulle emissioni di biossido di azoto, svolta nel mese di febbraio in tutta la provincia. A Gavardo la situazione è preoccupante, soprattutto nel centro storico


Piuttosto allarmante il quadro dei risultati della campagna di monitoraggio “NO2, no grazie” promossa da Basta Veleni e svolta nel mese di febbraio in tutta la Provincia di Brescia. A Gavardo, in particolare, sono stati posizionati 13 campionatori che – fa sapere il Comitato ambientalista Gaia – hanno evidenziato notevoli criticità.
 
Nonostante il mese in cui è stato effettuato il campionamento non fosse tra quelli che statisticamente presentano i valori più elevati, in tutte le postazioni è stato registrato un valore superiore alla soglia di sicurezza consigliata dall’Oms, che è di 20 microgrammi di biossido per metro cubo. 
Oltre questa soglia le conseguenze per la salute possono diventare piuttosto pesanti, spaziando da irritazioni delle mucose, asma e bronchiti fino ad arrivare in alcuni casi a edemi polmonari ed enfisemi.
 
I risultati del campionamento, depositati qualche giorno fa in Municipio dal Comitato, indicano come solo in quattro punti – tutti periferici – i valori registrati risultino inferiori ai 30 microgrammi. In sei punti i valori sono compresi fra i 30 e i 40, mentre in tre punti è stata addirittura superata la soglia dei 40 (due punti nella zona industriale e uno in piazza Aldo Moro).
 
“Particolarmente grave – scrive il portavoce del Comitato Gaia, Filippo Grumi, all’Amministrazione comunale – la situazione del centro storico e, a nostro avviso, quella rilevata in vicinanza delle Scuole Medie “G. Bertolotti”, proprio perché i bambini sono i soggetti più sensibili a questo tipo di inquinante”.
 
Tante le soluzioni per affrontare il problema proposte da Gaia, da quelle di più facile attuazione (corretta informazione ai genitori, scelta di raggiungere l’edificio scolastico a piedi o comunque di parcheggiare lontano, evitare di sostare con il motore acceso in prossimità della scuola) a quelle più impegnative, come ipotizzare uno stop della circolazione nei pressi della scuola negli orari di entrata e di uscita o di modificare, in vista della revisione del PGT, l’intera viabilità del centro storico per minimizzare l’impatto delle emissioni di NO2 sui residenti.
 
 
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