In Alta Val del Caffaro
di Redazione

Il diario di viaggio dei giovani alpinisti del CAI Vestone continua con il racconto dell’uscita molto impegnativa effettuata la scorsa domenica dai gruppi Base e Avanzato 


"Finalmente saliamo di quota. Per questa giornata, per il gruppo Base abbiamo pensato a un'escursione ai laghetti di Mignolo partendo da Val Dorizzo, ridente località turistica posta a pochi passi dal nostro amato Gaver. Il viaggio da Vestone all’inizio del sentiero lo percorriamo in pullman, che ci lascia all’abitato di Val Dorizzo poco dopo aver lasciato i ragazzi dell’avanzato a Bagolino. Facciamo le solite operazioni di routine: appello, conta di ragazzi ed accompagnatori e siamo pronti a partire. Sono le 8.55.

Il primo pezzo si sviluppa su una ripida strada cementata che ci fa guadagnare rapidamente quota, passiamo in mezzo a una catasta di legna appena tagliata che emana un fantastico odore di abete. La sete ci assale e ci fermiamo in un prato poco lontano da malga Sanguinera a ristorarci un po’. Percorsi circa duecento metri attraversiamo il ponte sul torrente Sanguinera e imbocchiamo il sentiero che ora si sviluppa nel bosco. Purtroppo le piogge degli ultimi giorni hanno creato parecchi rigagnoli che ci rubano il sentiero. 
 
Dopo circa mezz'ora giungiamo presso la Malga Rondenino, è il momento giusto per fare un’abbondante colazione. La ripartenza in salita ci taglia un po’ le gambe e i primi acciacchi si fanno sentire, assistiamo un ragazzo che ha un piccolo problema al ginocchio sinistro, mentre altri ragazzi cominciano a lamentare una misteriosa fame atavica. Ora la Valle si è aperta, mentre saliamo, alle nostre spalle fa capolino il massiccio Cornone del Blumone, che ci regala una splendida visuale dei suoi noti canali di neve. 
 
Finalmente giungiamo al punto più alto della nostra escursione a quota 2000 mt. circa, dal quale vediamo il primo lago. Mentre imbocchiamo il sentiero per la discesa il cielo comincia a scurirsi, quindi decidiamo di pranzare nei pressi del secondo lago: la pioggia quasi non ci lascia il tempo di aprire gli zaini che cominciano a cadere le prime gocce. Troviamo riparo sotto la malga. Attendiamo che spiova un po’, alle 14 decidiamo di scendere perchéé il tempo sembra non voler migliorare, siamo comunque fiduciosi perchéé le previsioni meteorologiche avevano annunciato solo qualche piovasco. 
 
Il sentiero scende velocemente a fianco del torrente Mignolo, dopo circa un’oretta giungiamo alle ultime due difficoltà: il guado di un torrente appena riempito dall’acquazzone e l’ultima salita che ci porta di nuovo nei pressi di malga Sanguinera, dove imbocchiamo il sentiero che abbiamo utilizzato per la salita. Durante la discesa cominciamo a percepire un senso di leggerezza e soddisfazione generati dalla felicità di una giornata passata in montagna e dalla buona riuscita dell’escursione. Purtroppo la lunghezza e il dislivello del percorso ci hanno rubato il tempo materiale per potere svolgere qualche gioco, decidiamo comunque di modificare la destinazione dei biscotti gentilmente offerti dalla mamme da “Gioco” a “Merenda” e con non poca sorpresa capiamo che spesso qualche accompagnatore è molto più goloso dei ragazzi!"
 
Lucio Pezzottini, Accompagnatore Sezionale del CAI Vestone

 
"Siamo giunti a metà strada, le uscite di questa domenica erano volutamente impegnative per tastare e testare le capacità dei nostri ragazzi: 1000 metri di dislivello per il Base e più di 1400 con 20 km (da Bagolino al lago di Vaia per le vie Pagane) per l'Avanzato e, se ci aspettavamo qualche cedimento, siamo rimasti piacevolmente delusi. 
 
Forti e pimpanti a dispetto della fatica e del temporale, ad affermazione di impegno e qualità sono i nostri ragazzi. Il gruppo dei giovani è  capace e quello degli accompagnatori capitanati dai nuovi ASAG, solidale, entusiasta e preparato.
 
L'Alpinismo Giovanile del CAI Vestone sta diventando grande un passo dopo l'altro.
I miei colleghi Accompagnatori ogni tanto mi "tirano le orecchie" perché secondo loro, come responsabile, frequento poco il gruppo Base, ma giocoforza debbo farlo, dato che è l'Avanzato che ad ogni uscita continua a lievitare di numero. I ragazzi più grandi del Base sgomitano per salire e se garantiscono impegno, ben vengano, consapevoli di ciò che li attende".
 
Raffaele Vezzola
  
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