Una corona per i Caduti a Dachau
di Federica Ciampone

Durante il viaggio a Monaco di Baviera organizzato dai Comuni di Serle, Nuvolento, Nuvolera e Mazzano il ricordo delle vittime del campo di concentramento e la Festa della Repubblica hanno offerto, lo scorso 2 giugno, alcuni spunti di riflessione molto attuali 


Nel corso del viaggio a Monaco di Baviera organizzato dai Comuni di Nuvolera, Nuvolento, Mazzano e Serle dall’1 al 3 giugno scorsi, i sindaci Paolo Bonvicini (Serle) e Giovanni Santini (Nuvolento) hanno deposto una corona in memoria delle decine e decine di migliaia di vittime del campo di concentramento di Dachau, in Germania.
 
La data scelta per la visita al campo di concentramento di Dachau è stata lo scorso sabato, 2 giugno, in modo tale da legare simbolicamente il ricordo dei Caduti italiani nel campo alla celebrazione della Festa della Repubblica.
 
Nel breve discorso che ha preceduto la deposizione della corona il sindaco Bonvicini, dopo aver ricordato la tetra pagina dell’umanità di cui il campo di Dachau è perenne testimonianza, si è soffermato anche su due aspetti molto attuali.

“Come ha detto il Presidente della Repubblica – queste le parole del primo cittadino – la nostra Italia e la nostra Europa, pur con tutti i loro limiti, in seguito alla Seconda Guerra Mondiale ci hanno garantito la pace fino ad oggi. E se è lecito interrogarsi sui rapporti economici che ci legano all’Europa, dovremmo anche riflettere sul fatto che, se quest’Europa non ci fosse, oggi probabilmente staremmo ancora combattendo tra di noi”.
 
La seconda riflessione è stata dedicata invece alla complessa questione dei migranti. “Un tema poco popolare – ha detto Bonvicini – su cui ognuno ha la sua idea, ma è un dato di fatto che ogni anno sono migliaia le persone che muoiono in mare in un “campo di concentramento 2.0.”. Credo che l’insegnamento più importante che questo luogo ci trasmette sia quello di non essere indifferenti ad alcuna tragedia, di qualsiasi natura essa sia”. 
 
 
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