Vezzola a giudizio per peculato
di Redazione

È attesa per il prossimo 12 luglio la sentenza del tribunale di Brescia che vede a giudizio il sindaco di Gavardo, attualmente sospeso dall'incarico per altra vicenda, stavolta in veste di ex funzionario finanziario del Comune di Soiano del Lago


Gli ultimi giorni di campagna elettorale di Soiano del Lago riportano alla ribalda la vicenda del dissesto finanziario del Comune della Valtenesi, a seguito del quale l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Previ non riuscì ad approvare il bilancio e fu commissariata. Per questo domenica prossima si svolgeranno le elezioni per il sindaco e il consiglio comunale.

Fra le situazioni critiche in cui l’ex sindaco Previ si è dovuto imbattere, c’è anche quella dell’allora responsabile dei servizi finanziari del municipio di Soiano, Emanuele Vezzola, sindaco di Gavardo (attualmente sospeso dall'incarico per una sentenza di condanna per abuso di ufficio), per il quale l’amministrazione della Valtenesi aveva segnalato alla procura un uso improprio della carta carburanti a disposizione dei dipendenti, con una spesa di circa 4000 euro.

A seguito dell'inchiesta condotta dal pm Ambrogio Cassiani, Vezzola è stato rinviato a giudizio con l'accusa di peculato, anche se nel frattempo aveva già provveduto a rimborsare la spesa.

I fatti risalgono al 2016, e l’inchiesta ha preso avvio da un documento redatto dalla giunta Previ prima del commissariamento, avvenuto l’agosto scorso.

La notifica del rinvio a giudizio risale invece al 27 settembre. Il 7 febbraio il Comune di Soiano ha incaricato l'avvocato Francesca Flossi di procedere con la costituzione di parte civile, il 22 febbraio si è svolta l'udienza preliminare. Il 29 marzo si è aperto il processo con un'udienza intermedia in cui il giudice ha disposto un'integrazione probatoria.

«Il mio assistito
– ha dichiarato l'avvocato Andrea Puccio, legale di Vezzola, a Bresciaoggi – ritiene che l'utilizzo della carta sia avvenuto del tutto legittimamente - spiega - e nel pieno rispetto delle indicazioni provenienti dal Comune di Soiano. Prescrizioni formali stabilite dal municipio e anche dal sindaco di allora: l'integrazione probatoria richiesta dal giudice fa seguito alla verifica della documentazione emersa proprio durante la fase processuale. Per questo siamo convinti che l'attività del mio assistito si sia svolta in maniera del tutto legittima, e abbiamo piena fiducia nella magistratura e nel Gip, che farà tutte le verifiche del caso».

La sentenza di primo grado del tribunale di Brescia è attesa per il prossimo 12 luglio.
0804GavardoMunicipio.jpg