Gaia contro tutti
di val.

L’azienda in primis, ma anche Comune, Provincia, Asl ed Arpa: ciascuno per le sue competenze, sarebbero in difetto nel gestire il “caso” delle Fonderie Mora


«E’ solo grazie all'azione costante e determinata dei cittadini che monitorano in continuazione ciò che accade che alcune cose vengono scoperte, così come evidenziamo che la relazione ARPA è successiva alla richiesta di ispezione urgente richiesta da Legambiente».

Così Filippo Grumi, portavoce del Comitato Gaia di Gavardo, in una nota con la quale il sodalizio ripercorre le ultime vicissitudini che riguardano la gestione ambientale attorno all’impianto produttivo gavardese.

«Quanto alle sanzioni amministrative comminate alle Fonderie Mora – aggiunge -, esse contraddicono quanto affermato anche dall'assessore all'Ambiente del comune di Gavardo, che ha definito in un recente passato "un esempio di collaborazione" la fonderia stessa, che però viene sanzionata proprio per aver omesso di comunicare quanto dovrebbe comunicare per legge e non in termini volontaristici». 

«In merito alla chiusura del procedimento di diffida da parte della Provincia così come comunicato in data 18 maggio 2018, evidenziamo come, ancora una volta e nonostante quanto già successo, viene permesso alla ditta di fare gli adeguamenti previsti solo durante la pausa lavorativa estiva e che non si pongano in essere invece tempistiche più restrittive» scrive Gaia, mettendo in evidenza che ancora una volta si chiede all’azienda un cronoprogramma per i lavori di ammodernamento, senza per altro fissare alcun “paletto” temporaneo.

Poca chiarezza ci sarebbe anche negli interventi richieste ad Ats e quanche manchevolezza sarebbe da attribuire ad Arpa: «Come comitato GAIA evidenziamo anche che la nostra lettera inviata all'ATS di Brescia il 16 aprile in cui si chiedevano chiarimenti in merito alle problematiche relative all'ambiente di lavoro, così come evidenziate dalla relazione ARPA di Marzo, non abbia ancora ricevuto riscontro, così come non ha ancora avuto riscontro la lettera di richiesta ad ARPA di un ulteriore approfondimento dell'analisi della "polveri nere" che fuoriescono dalle Fonderie Mora spa»


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