Taglio del nastro alla Bastia
di Aldo Pasquazzo

Si è svolta ieri, domenica, la cerimonia inaugurale della rinnovata area archeologica di Storo, con l'introduzione di alcuni elementi che la rendono ancor più bella da visitare 


L'area archeologica della Bastia, a monte di Storo, ha ora al suo interno un percorso e diverse statue lignee che la rendono ancora più bella sia da vedere che da frequentare. Dall'altura, inoltre, si ha una splendida vista sull'intera Valle, compreso il lago d'Idro.

Al completamento di questo progetto se n'è affiancato un altro, che va ad integrare il patrimonio archeologico di Storo; quest'ultimo è destinato, nel suo insieme, a valorizzare il territorio attraverso la riscoperta di luoghi e gioielli artistico – architettonici poco conosciuti, riaperti e “riconsegnati” alla gente.
 
La scorsa domenica al taglio del nastro sono convenuti molti cittadini, oltre ai vari rappresentanti delle istituzioni. Per l'occasione erano presenti il sindaco Luca Turinelli, la sua vice Loretta Cavalli, gli assessori Poletti e Butchiewietz, il presidente del Consiglio comunale Angelo Rasi e la sua vice Ersilia Ghezzi, l'ex senatore Franco Panizza e il reverendo arciprete decano don Andrea Fava, che ha impartito la benedizione all'area. 
 
“Il progetto, denominato 'Memoria e Identità', è stato intrapreso già nel 2015, quando si è deciso di affidare alla locale sezione Cai – Sat la realizzazione di diverse statue lignee da parte di alcuni scultori della zona” hanno spiegato il sindaco e la sua vice.
 
Tali manufatti in legno portano la firma di Mario e Teodoro Brugnoni, Vigilio Gelpi, Bruno Manzoni e Thomas Zocchi, i quali - su indicazione e suggerimenti del professor Gianni Zontini - hanno saputo dare un'azzeccata interpretazione alla leggenda di quel Dosso dislocato tra la chiesa di San Lorenzo e Malga Bes, ora casa degli Alpini.
 
“Nel 2016  - a parlare è sempre Loretta Cavalli - a cura del Circolo pensionati Dei Voi sono state apposte le relative didascalie e lo scorso anno, come Amministrazione comunale, abbiamo disposto alcune bacheche e di recente aggiunto dei pannelli illustrativi i cui testi sono stati curati dalla dottoressa Nicoletta Pisu e dai suoi collaboratori  Bellotti, Franzoi e Cunaccia”.
 
Un'ultima considerazione è stata riservata ai dirigenti e ai custodi forestali Antolini, Salvaterra, Pellizzari e Luchini, la cui azione e supporto sono stati preziosi specialmente nell'impostazione del sentiero che dalla strada sottostante si inerpica verso il Dosso, sentiero di cui prima non esisteva traccia. 

In foto:
- il taglio del nastro
- la benedizione dell'area
- la statua lignea realizzata da Teodoro Brugnoni
 
 
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