Una piccola poesia
di John Comini

Martedì è nata Mary Jo, fiore di primavera. È figlia della mia bella nipote Marcella Avanzi e di Cristian Bonomini (è simpaticissimo, capisce tutte le battute, a differenza di mia moglie…) 


Quando sta per nascere una bambina si è tutti un po’ agitati. A casa si cena insieme parlando del più e del meno, di politica e di sport (insieme a Matteo, grande juventino). Ma il pensiero va a Marcella in ospedale e alla speranza che vada tutto bene.
 
Quando nasce una bambina ti arriva una commossa telefonata del neo-nonno Luigi e tutti piangiamo, travolti dalla felicità.
Quando nasce una bambina è tutto un fiorire di cellulari che squillano, facebook, instagram, immagini che volano nell’etere per dire a tutto il mondo: è nata!
 
Quando nasce una bambina mia moglie e le sorelle corrono all’ospedale, ma c’è così tanta gente a trovare mamma e figlia che nella stanza c’è persino la coda. Quando nasce una bambina ti viene in mente la canzone di Ligabue, cantata anche da Elisa, dedicata alla figlia e al suo futuro…
 
“Sarà difficile diventar grande
prima che lo diventi anche tu
tu che farai tutte quelle domande
io fingerò di saperne di più
sarà difficile ma sarà come deve essere
metterò via i giochi, proverò a crescere…
A modo tuo andrai
a modo tuo camminerai e cadrai,
ti alzerai sempre a modo tuo…
dondolerai, salterai, cambierai
sempre a modo tuo…”
 
Quando nasce una bambina guardi il cielo e pensi a Giovanna, che da lassù sarà felice e la proteggerà, per sempre. Lei sa che tra qualche mese ci sarà un nuovo arrivo, da parte della dolcissima Namfon (che ormai tutti chiamiamo con il diminutivo Fon) e di Matteo.  
Quando Giovanna è partita per il Paradiso, mio nipote Giulio aveva letto alcune commosse parole. E anche sua sorella Marta…
 
“Cara zia Giovanna, lo so che questa lettera è poco per quello che meriti. Tu sei sempre stata una persona di una gentilezza e di una bontà assolute. Tutti quelli che ti conoscevano ti volevano un amore più grande del mare, del nostro mare, il mare di Tenerife. Ora tutti noi siamo qui a piangere perché non ci sei più, ma nel nostro cuore sappiamo che ora hai una vita migliore con Gesù e Dio. Anche se ci hai lasciato sapremo sempre che sarai qui con noi. Zia Giovanna, anche se sei in paradiso sarai sempre la mia zia preferita. Ti voglio bene.”
 
Anche mio nipote Marco mi aveva dettato queste parole, che però non ce l’ha fatta a leggere in chiesa:
 
“Cara zia Giovanna, grazie per averti incontrata sulla strada della mia vita.
Grazie a te e alla tua splendida famiglia: allo zio Luigi, a Matteo, Marcella e alla nonna Giuseppina per essermi stati vicini in un difficile periodo della mia vita.
Grazie per la tua bontà, per la tua semplicità, per la tua dolcezza con cui mi hai aiutato a credere in me. 
Grazie per i buonissimi pranzi e cene che erano un modo per stare insieme.
Grazie per l’infinito amore che hai donato a me e ai miei figli.
Scusami se queste parole non te le ho mai dette prima. E salutami il nonno Ugo, lo zio Angelo e la zia Mariarosa, ora che li incontri sulle strade del Paradiso.”
 
Quando nasce una bambina pensi che non si è mai lontani abbastanza per non ritrovarsi…
E siccome oggi è la festa della mamma, dedico a Marcella questa canzoncina. Si intitola “Il cuore di una madre”…
 
“Ha l’odore di un cucinino ingombro di pentole
ha il sapore del latte fresco e dell’uovo nel tegamino
ha il colore di mille letti da rifare tutti i mattini
ha il suono dell’acqua fresca per lavare tutti i bambini
Il cuore di una madre è grande come il mondo
è grande come il cielo racchiuso nei suoi occhi
il cuore di una madre ha mille stanze 
un milione di sorrisi che adesso sono per te.
Ha il nero della notte quando i bambini hanno paura
ha i fiocchi rosa e azzurri che annunciano la vita
ha le mani per accarezzare e mani per sgridare
ma sempre per amore, solo per amore…”
 
Ma ho l’impressione che Cristian sarà addetto a fare i mestieri, mentre Marcella si coccolerà la sua Mary Jo…
Quando nasce una bambina pensi che nel mondo la bellezza e la speranza non finiranno mai.
 
“Forse non sai quel che darei perché tu sia felice
piangi lacrime di aria
lacrime invisibili che solamente gli angeli 
san portar via…
Ma cambierà stagione, ci saranno nuove rose
e ci sarà dentro te e al di là dell’orizzonte
una piccola poesia…” (Elisa) 
 
Perché Mary Jo è davvero una piccola, stupenda poesia…
 
Zio John                                                                                                                
 
Nelle foto: 
- la “sacra” famiglia
- quando Marcella si è laureata
- Marcella e Matteo con i cuginetti, a casa della nonna Virginia
- una bambina di nome Marcella 
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