Scuole a Vobarno, «Serve una commissione»
di Redazione

Sul tema del progetto della nuova scuola che accorpa nello stesso edificio primaria e secondaria di primo grado, dice la sua anche il gruppo del Partito Democratico di Vobarno



La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte di chi governa, la possibilità per ciascuno di avere un ruolo concreto nelle decisioni.

La prima notizia di un’intenzione, da parte dell’attuale gruppo di maggioranza, di prendere parte ad un ambizioso progetto di adeguamento sismico con relativo accorpamento dei plessi scolastici è emersa non, come ci si aspetterebbe, durante una seduta del Consiglio Comunale o durante una riunione della Commissione Urbanistica, ma in un’intervista dei giornali all’attuale Assessore ai Lavori Pubblici e Vicesindaco.

Partendo da questo elemento e a fronte della partecipata assemblea di fine marzo, desideriamo condividere una valutazione riguardo alla condotta dell’Amministrazione Comunale sulla questione scuole. Crediamo infatti, che prima di commentare il progetto, sia doverosa un’osservazione politica. Nessuno mette in discussione il mandato conferito da parte dei vobarnesi dalle elezioni del 2014; ciò nonostante, visto che non stiamo parlando di asfaltare qualche strada malmessa o di una modifica alle imposte comunali, riteniamo che l’errore commesso sia stato quello di non coinvolgere i cittadini nel progetto e nella scelta. L’ultimo riassetto delle Scuole Vobarnesi risale ad oltre quarant’anni fa, quando venne realizzato l’attuale stabile delle Scuole Medie. È chiaro che il percorso che l’amministrazione vorrebbe intraprendere, cambierà profondamente e in modo duraturo l’attuale visione del Paese. Proprio per questo è necessario coinvolgere nella proposta i cittadini, o quantomeno i diretti interessati, in un ampio confronto democratico.

Durante l’assemblea di giovedì 29 marzo, e successivamente con il comunicato dell’11 aprile, l’Amministrazione ha dato prova di non aver compreso questo elemento. Alla serata, non hanno partecipato solo “una delegazione degli insegnanti, alcuni dei quali, con atteggiamenti preparati a dovere per opporsi a tutto ciò che veniva presentato”; durante l’incontro infatti non è stata letta un’interpellanza del gruppo di minoranza, ma ben due lettere da parte di rappresentanti degli insegnanti, condivise, in presenza della Preside, durante il Collegio Docenti delle rispettive scuole. Senza commentare il dibattito della serata, che purtroppo si è ben presto ridotto ad un triste battibecco tra l’assemblea e il vicesindaco, crediamo sia doveroso condividere il nostro dissenso riguardo questo comportamento. La serata, non è stata convocata per “discutere insieme del progetto e valutare eventuali proposte”, infatti, per quanto il progetto sia ancora preliminare, come è stato confermato dallo stesso vicesindaco, non è più modificabile: deve essere preso così o non se ne può fare nulla.

Comprendiamo che l’Amministrazione abbia a cuore l’interesse dei cittadini vobarnesi e del futuro di Vobarno, non lo mettiamo in dubbio, crediamo tuttavia che le modalità con cui è stato innestato questo progetto siano discutibili. Il bene pubblico dovrebbe essere amministrato con senso di confronto, pacatezza e autorevolezza e non con decisioni poco trasparenti, talvolta precipitose, ed eccessi di spavalderia. È anche necessario pesare le parole e prestare attenzione alla proprie affermazioni, specialmente se si riveste un ruolo istituzionale. Se veramente gli edifici, come ha dichiarato il sindaco durante la serata, sono insicuri e pericolanti, si valuti concretamente, a seguito di una adeguata perizia tecnica, l’idea di sgomberare gli stabili.

Condividiamo l’idea che sia necessario istituire una Commissione che coinvolga, oltre il Consiglio Comunale, gli insegnanti e i rappresentanti dei genitori. Al fine di intavolare un confronto che porti alla miglior scelta, condivisa, per il futuro di una parte importante del nostro Comune.

Il Gruppo del Partito Democratico di Vobarno
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