Due metri sotto la neve
di red.

E’ stato elitrasportato fino al Papa Giovanni di Bergamo, in gravi condizioni, il giovane di Bienno sorpreso da una valanga nei pressi del lago di Laveno. Poi è morto


La massa nevosa “di fondo” con un fronte di circa 200 metri ed uno scivolamento di circa 400 metri si è staccata nel tardo pomeriggio di ieri in Val Lavena, sopra Bienno, a 1979 m di quota Non molto distante dalla Provinciale che d’estate unisce Passo Crocedomini al Maniva.

Un giovane di Bienno è stato travolto in pieno.
Andrea Morandini, questo è il suo nome, 35 anni, si trovava sul posto con altre tre persone e ciascuno di loro aveva una motoslitta.

La massa di neve e ghiaccio si è staccata da un costone ed ha travolto due di loro.
Uno solo marginalmente ed è riuscito ad uscire da solo dalla neve.

Andrea indossava l'airbag ed il dispositivo Artva, ma le ferite e la lunga permanenza sotto la neve hanno avuto il sopravvento.
I compagni hanno iniziato immediatamente le procedure di autosoccorso.

L'uomo si trovava a una profondità di oltre due metri
.
«La valanga, di grandi dimensioni in quanto formata da due distacchi distinti, presentava accumuli di circa 15 metri con voragini e blocchi di ghiaccio» fanno sapere con una nota dal Soccorso Alpino.

Difficile operare in quelle condizioni
.
L’allarme è stato dato intorno alle 18 ed è stato chiesto l’intervento dei tecnici della Stazione di Breno che hanno operato in 12 più una UCV (Unità cinofila da ricerca in valanga), oltre all'elisoccorso 118, che ha inviato due mezzi da Sondrio e da Brescia.

La corsa contro il tempo non è servita a nulla: Andrea è stato recuperato e portato al Papa Giovanni in condizioni disperate e poco dopo, purtroppo, il suo cuore ha cessato di battere.

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