Le gemelle
di Elio Vinati

I mesi di marzo e aprile rappresentano per me il periodo più intrigante per la pesca, sia per il piacere di affrontare una nuova stagione, sia per la difficoltà intrinseca del periodo stesso


Mi spiego meglio, la temperatura dell'acqua risente ancora del freddo invernale, con conseguente impatto sull'attività dei salmonidi, che spesso si riduce a poche ore durante la giornata. 
 
Le trote sono letteralmente 'impietrate' e risulta assai arduo smuoverle, soprattutto pescando con esche artificiali come la mosca (a secca, per quanto mi riguarda) o a spinning. Ma proprio per questo, la cattura di esemplari di buona taglia dà enormi soddisfazioni: come é accaduto durante l'uscita di qualche giorno fa su un torrente di media valle. 
 
Sto pescando a spinning in compagnia di mio fratello, immerso in un contesto naturale dove l'inverno stenta ancora a lasciare il passo alla primavera. Il fiume si presenta con una buona portata e scorre sinuoso tra grandi massi che costituiscono un ottimo riparo per la regina. 
Dopo alcune ore la giornata si prospetta avida di soddisfazioni. Ma basta poco per invertire la rotta.

Dinanzi a un masso che, grazie alla sua mole, ha creato due buche simmetriche abbastanza profonde, infrangendo la corrente, mio fratello dirige il rotante nr. 3 argento nella buca più piccola, e dopo pochi giri di mulinello una coloratissima fario di 35 cm aggredisce con decisione l'artificiale. 
 
Io, poco dopo, faccio il medesimo gesto ma nella buca opposta e con mio stupore un'altra fario, di ben 38cm, attacca il cucchiaino dorato con veemenza impegnando l'attrezzatura. Fantastico! Due splendide trote di taglia a poca distanza l'una dall'altra, come se fossero gemelle, che spettacolo!  
 
Al prossimo incontro con altre gemelle... 
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