Pasquetta di festa per i rospi salvati
di Cesare Fumana

Ieri sull’altopiano di Cariadeghe a Serle in tanti per la tradizionale gita di Pasquetta hanno colto l’occasione per visitare le pozze che accolgono gli anfibi salvati dalla marea nera. Una taglia messa a disposizione da alcune associazioni ambientaliste a chi fornirà informazioni utili per le indagini



La “settimana di passione”
vissuta da amministratori e volontari per mettere in salvo migliaia di rospi Bufo Bufo è terminata con la “resurrezione” di un nuovo bacino, la pozza del Ruchì, che così potrà accogliere i 6746 rospi salvati dalla pozza di Meder, dove nella notte fra sabato e domenica 24 e 25 marzo, erano state sversate quattro taniche di olio esausto.

Proprio sabato sera
sono terminati i lavori del nuovo stagno, che era in secca, che è stato impermeabilizzato e riempito d’acqua, pronto ad accogliere rane e rospi per la riproduzione.

Nei pressi della dolina di Meder, invece, è stato realizzato un piccolo bacino che accoglierà le rane richiamate dalla pozza e dove sono stato collocate le ovature salvate nei giorni scorsi dai volontari.

L’impegno di tanti è stato festeggiato ieri nel giorno di Pasquetta, dove i volontari che hanno operato nel corso della settimana si sono ritrovati a Cariadeghe per la giornata di festa. Per l’occasione, a Meder, sono state esposte alcune fotografie realizzate nel corso degli interventi di salvataggio dei rospi e sono state numerose le persone, famiglie con bambini, sull’altopiano per il tradizionale pic-nic o per il pranzo negli agriturismi che hanno nel pomeriggio di ieri hanno visitato gli stagni.

Intanto proseguono le indagini per individuare i responsabili dello sversamento. Alcune associazioni ambientaliste bresciane - Lac, Cabs e Legambiente Franciacorta - hanno messo autonomamente a disposizione una ricompensa di tremila euro a chi fornisca indicazioni utili a individuare i colpevoli.

Chi fosse in possesso di tali informazioni potrà telefonare al 349/8345624 o inviare una mail all’indirizzo lacbs@abolizionecaccia.it, lasciando il proprio recapito, in modo da essere ricontattato. Le associazioni gireranno le segnalazioni ritenute circostanziate e attendibili alle forze dell’ordine, garantendo l’anonimato dell’informatore.

Da segnalare ancora due importanti iniziative. Comune di Serle e Gal Garda e Vallesabbia hanno presentato sulla piattaforma di crowdfunding Eppela il progetto «Salviamo gli anfibi dell’altopiano di Cariadeghe», con l’obiettivo di migliorare gli habitat del territorio e di sostenere le attività a favore della riproduzione degli animali.

E ancora, il comitato scientifico della Societas Herpetologica Italica ha deciso di promuovere l’altopiano di Cariadeghe da «zona speciale di conservazione» ad «area di rilevanza erpetologica nazionale». Un passaggio non soltanto formale, poiché la nuova collocazione garantirà d’ora in avanti ai rospi della riserva naturale serlese di fruire di una più attenta sorveglianza e di un monitoraggio a lungo termine.

In foto alcuni dei volontari con il sindaco Paolo Bonvicini, le fotografie esposte e la ripristinata pozza del Ruchì
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