Oltre la svolta
di Giancarlo Marchesi

Se i dati di bilancio relativi al 2016 della Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella davano chiare indicazioni di "svolta", rispetto alla profonda crisi che ha colpito le aziende nel precedente decennio, nel 2017 si corre con davanti un retitfilo



«In occasione della prossima assemblea i nostri soci saranno chiamati ad approvare un bilancio positivo, tanto per la crescita degli indicatori finanziaria quanto per l’evoluzione della qualità del credito, nonché per il netto miglioramento degli indicatori patrimoniali».

Così, i vertici della Cassa rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, hanno riassunto i risultati dell’esercizio 2017, che saranno portati all’attenzione dei 7.257 soci per l’approvazione il prossimo 25 maggio, giorno dell’assemblea della banca cooperativa che conta 10 sportelli in Valle Sabbia, in occasione della quale sarà inoltre presentato il progetto di fusione con la Cassa rurale di Saone.

Il presidente Andrea Armanini e il direttore generale Davide Donati hanno voluto sottolineare come il bilancio 2017 abbia certificato l’uscita dalla lunga e tormentata crisi dello scorso decennio: la raccolta complessiva ha superato il significativo traguardo del 1 miliardo di euro (1.019.341), facendo registrare un incremento del 5,9%, mentre l’andamento dei crediti anomali netti sul totale dei crediti ha segnato una significativa contrazione, pari a oltre il 29%:

Di contro, gli indicatori di solidità patrimoniale,
che in passato avevano rappresentato il tallone d’Achille della Cassa, si sono posizionati oltre i valori medi del sistema, con un indicatore CET1 che ha toccato il 14,37% e un TCR che ha raggiunto la quota percentuale del 15,99.

Nel 2017 la Cassa ha affrontato un panorama economico articolato
, legato alle specificità territoriali del proprio bacino d’operatività.
I vertici dell’istituto sono stati, tuttavia, concordi nel ritenere la bresciana Valle Sabbia la realtà più dinamica assieme al comprensorio trentino della Paganella, trainato dal settore turistico.
Questo insieme di specificità territoriali ed economiche ha portato la Cassa a registrare un lieve calo degli impieghi, pari allo 0,43 %, dovuto in particolare alla politica di contenimento dei rischi.

La Banca di credito cooperativo diretta da Davide Donati
chiude il bilancio 2017 con un utile di 708.720 euro.

A conclusione della presentazione del bilancio, il direttore ha anticipato alcuni dati relativamente al primo trimestre 2018: da questi numeri emerge uno scenario ulteriormente positivo, segno che la crisi è, per i territori della Valle Sabbia e del Trentino, un semplice ricordo.

.in foto: Giuliano Beltrami col presidente della Rurale Andrea Armanini: i numeri del bilancio.


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