Il «vecio» Faustino è andato avanti
di red.

Fino all’altro giorno sembrava che nulla potesse scalfirlo. Invece in quattro e quattr’otto se n’è andato. E’ andato avanti, come si dice per gli Alpini


Il vecio di cui stiamo parlando è Faustino Bonomini (Gianda), classe 1925, di Bione.
Il torace esile dei suoi 18 anni l’ha salvato dall’andare in guerra coi coscritti, non dalla naja fatta a conflitto appena concluso.

Giusto per non interrompere la catena generazionale delle Penne nere: alpino suo padre “Angilì di Giande”, alpino il figlio Enus e il nipote Miky.

Imprenditore nel campo dei componenti d’arredo in ottone col fratello più giovane Guido, che se n’è andato ormai da parecchi anni, Faustino “di Giande” era personaggio assai conosciuto in zona.

Oltre che alpino senza mai perdere un’adunata, era valido “uccellatore” al roccolo di famiglia posseduto appena sopra al Piano di No.

I commilitoni lo accompagneranno col gagliardetto per il suo ultimo viaggio questo mercoledì, 14 marzo, dopo il funerale in Santa Maria Assunta di Bione, alle 15.

.questa fotografia glie l'abbiamo fatta una decina di giorni fa, quando l'abbiamo incontrato al Ricovero Passerini di Nozza, dove si era recato per fare visita alla moglie Domenica.

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